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Economiche e graziose strutture che si possono trovare nei campeggi o presso centri ricreativi, tutte lungo percorsi ciclabili.
Grazie alla loro praticità, questi alloggi sono adatti per tutte le età, per famiglie e gruppi di amici.

Ogni trekkershut è arredata con tavolo e sedie, quattro letti e un piccolo angolo cottura. Il vantaggio di questi alloggi è che non è necessario avere una tenda, lenzuola o utensili per la cucina; basta essere muniti di un sacco a pelo e una federa.

Alcune di queste casette sono anche dotate di riscaldamento, e quindi possono essere abitate anche durante i mesi freddi. Negli ultimi anni, accanto alle soluzioni standard, ci sono anche le Trekkershut Comfort e le Trekkershut Plus, che offrono maggiori comodità.

Via www.holland.com

Se non fosse per i vestiti oramai sta usati e che sento il bisogno di mettere in lavatrice a 90 gradi, se non fosse che dopo tanti giorni ho pensato a una tale quantità di cose che sento il bisogno di applicare, e condividere con le persone a cui voglio bene, se non fosse che le ferie sono finite e con la solita apprensione dopodomani prenderò l’aereo per tornare a casa e l’ idea di trovare Amadou all’ aeroporto a prendermi mi riempie di gioia, mi sono talmente ambientata nell’ozio dentro a questa città che invece è operosissima, da non riuscire nemmeno bene a realizzare che la mia vita si svolge altrove. Leggi il resto di questo articolo »

Anche la giornata più pigra all’insegna del rifiutarmi sorprese diventa interessante: questa città comincia a non avere segreti, posso rinunciare a perlustrarla col metodo degli scorsi anni, quartiere per quartiere, parco per parco, periferia per periferia….non mi mancano ancora quelle “battute di caccia” e mi diverto a girare per il centro godendomi il senso dell’orientamento dentro a questo dedalo di canali apparentemente tutti uguali. Leggi il resto di questo articolo »

Comunque oggi si cambia! E intraprendo quell’azione di affittare una bici che già avrei dovuto fare sin dal primo giorno declinando l’ offerta di Allan, (Il quale, vive praticamente chiuso in un palazzo ricostruendosi il suo “California dream”che tiene stretto mitigando la claustrofobia di non poter prendere più il largo -nella dimensione che piu’ di ogni altra ogni olandese di una città’ di mare trova congeniale-, fumando hashish e bevendo te verde davanti al pc in una camera piena di oggetti esotici e buia come la stiva di una nave), che mi ha affidato una bicicletta di marca inglese delle più’ preziose e nella versione con marcie più’ cara nel genere delle “bici pieghevoli”….e questo e’ quasi un controsenso rispetto alla dimensione da comune che si respira fra ospiti saltuari che giungono da lui come i naviganti, e cani, bambini, neonati di altre famiglie che invece abitano li. Leggi il resto di questo articolo »