BlogOlanda.it su Libero. Legge antifumo per i non residenti

BlogOlanda.it su Libero  - Legge antifumo per i non residenti

Venerdi 17 Settembre 2010 BlogOlanda è stato citato dal quotidiano Libero che ha pubblicato un articolo dal titolo ‘Mai più marijuana. E’ finita la pacchia‘ scritto da Maria Cristina Giongo (pagina 21 nella Rubrica Esteri – Costume e Società). L’autrice ha fatto riferimento ai circa 250 commenti che a grande voce si sono susseguiti dai visitatori del Blog dopo aver appreso la notizia. E’ davvero interessante vedere questa sinergia e scambio di informazione tra il mezzo tradizionale cartaceo e quello tecnologico del web. Ringranzio Cristina e Libero per aver parlato di BlogOlanda.
Chiudere i coffeshop al confine con il Belgio e Germania ai non residenti per fermare alla frontiera il turismo della canna che è costituito da ben 2 milioni di visitatori all’anno. Questa è stata la decisione coraggiosa del comune di Maastricht che entrando in vigore nel 2011 obbligherà i consumatori a dimostrare la propria cittadinanza olandese.

Una decisione che ha portato a non poche polemiche e che ha rotto secoli di tradizione di un Paese riconosciuto il simbolo della tolleranza per eccellenza nei confronti della droga (leggera) e degli stranieri ma che ha spinto questa città ad intraprenderla soprattutto per motivi di disturbo alla quiete pubblica e criminalità. In realtà Maastricht non è stata la prima città a promuovere questa iniziativa, in passato avevano già fatto lo stesso altre due cittadine: Hulst e Terneuzen.

Eppure questa politica rischia di compromettere seriamente il giro d’affari milionario dei proprietari dei coffeshop, un turismo dello spinello che di sicuro porta moneta all’economia olandese.

Ma la cosa più sconvolgente è il fatto che il ricorso presentato alla Corte del Lussemburgo è stato rigettato visto che non si può equiparrare quello della droga ad altri tipi di commercio. Inoltre gli stati membri possono derogare dalla linee di principio generale e sono responsabili di specifici ordinamenti sul proprio territorio se per necessità di ordine pubblico sono costretti a predisporli.

Ma come dice Cristina nel suo articolo e più volte ribadito anche in questo blog, la mentalità olandese è tollerante ma solo se non viene calpestata dalla negazione della propria libertà.. tanto che qualcosa di profondo sta cambiando nel Paese storico del permettere tutto a tutti.
Sconvolgente infatti è stata la comparsa del partito della Libertà (Pvv) di estrema destra di Geert Wilders con le sue idee antiislam a favore della chiusura delle frontiere per gli extracomunitari.
Un partito che nelle ultime elezioni politiche ha riscosso un successo tale da bloccare ancora oggi una ripresa delle attività parlamentari a causa di una mancata coalizione solida fra gli altri più votati.

Potete trovare l’articolo integrale (in formato PDF) sul sito web personale di Maria Cristina Giongo

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40 Commenti a “BlogOlanda.it su Libero. Legge antifumo per i non residenti”

  1. Emile Scrive:

    Di sicuro porta moneta all’economia dell’Olanda, ma anche tanto disturbo ai vicini dei caffe, ma soprattutto porta anche il suo proprio tipo di criminalita.
    La tolleranza e’ un grande bene, ma se viene abusato si deve prende delle misure.

    Del resto, e’ davvero piacevole di vedere Blogolanda citato nei giornali tradizionali.
    In bocca al lupo, e tanti saluti a te, Francesco, e tutti lettori del tuo blog.

    Emile

  2. miky Scrive:

    complimenti!!

    anche se essere citati da Libero non è propriamente un vanto 😀 😀
    (qui si scherza ovvio)

  3. AmsterdamForFree Scrive:

    Ciao Francesco e ciao ai lettori di BlogOlanda. Mi permetto di entrare a gamba tesa su questo argomento prendendo spunto da questo post per fare alcune riflessioni sul fenomeno “droga” in Olanda (e lasciando stare la citazione su Libero che, personalmente, mi farebbe rabbrividire, ma e’ una questione di orientamento politico 🙂 ). Provero’ ad esprimere le mie idee nella maniera piu’ chiara e pacata possibile in maniera da dare un punto di vista che, francamente, nell’articolo non ho visto.

    Prima di tutto mi spiace molto vedere che la stampa italiana continua nel suo lento declino verso l’informazione ingannevole. “L’Olanda vieta i Coffeshop agli stranieri – I turisti della canna restano senza meta”, titolo creato ad hoc per attirare attenzione e completamente falso dato che si parla di Maastricht, solo di una citta’ (tral’altro sempre in contrasto con il resto dei Paesi Bassi per via del suo spirito molto piu’ vicino ai Francesi che agli Olandesi).

    Passando nel merito della questione “Droga solo per i residenti”, ci sono molte cose che mi lasciano perplesso:

    1 – e’ da anni che sui giornali italiani si parla della chiusura dei Coffeshop, piu’ o meno con frequenza mensile ricevo chiamate o mail da amici che mi chiedono se e’ vero che i coffeshop chiuderanno. Effetivamente posso immaginare che in Italia e negli altri paesi della Comunita’ Europea torni utile descrivere il fenomeno della legalizzazione delle droghe leggere come un qualcosa di “negavito”, da evitare, ma questo gli risulta difficile quando l’unico esempio e’ Amsterdam, citta’ con una criminalita’ bassissima, forse la piu’ bassa a livello europeo (dati facilmente rintracciabili su internet con una semplice ricerca).

    2 – Molto spesso si usa come deterrente lo stereotipo “droghe leggere legali -> piu’ droghe pesanti”, quest’esempio e’ stato citato anche nell’articolo di Cristina (mi permetto di darle del tu dato che frequenta spesso questo blog e mi piacerebbe anche avere una sua opinione, spero non si senta offesa), ma andando a guardare un poco di numeri e’ facile smentire questa che e’ una vera e propria leggenda metropolitana. Prendiamo ad esempio Amsterdam, la “capitale dello sballo” per eccellenza, secondo i dati forniti dal Gemeente di Amsterdam (il comune), i morti per Overdose negli ultimi anni sono stati:
    – 2004: 22 morti
    – 2007: 25 morti
    – 2008: 22 morti
    Statistiche piu’ aggiornate non ci sono, ma questi semplici numeri possono farci capire che un atteggiamento “libertario” nei confronti delle droghe permette una convivenza, un controllo e una gestione piu’ facile delle stesse droghe. Purtroppo non sono riuscito a trovare questi dati per citta’ italiane al pari di Amsterdam come abitanti, ma sono pronto a scommettere una birra che si parla di sicuro di numeri ben piu’ alti!

    3 – Appartengo, forse e’ meglio dire appartenevo data la mia eta’, a quei “pischelli” che dopo la maturita’ hanno preso un treno e sono arrivati ad Amsterdam (parliamo di 13 anni fa oramai) per il mio “viaggione in Olanda”. Sono passati molti anni da allora e, ovviamente, le mie “abitudini” sono cambiate, non sono piu’ uno di quei “pischelli”, ma ogni volta che intravedo ragazzini in giro per Amsterdam con i loro zaini da campaggio in spalla non posso fare a meno di pensare alla sorpresa che provai la prima volta che misi piede in questa citta’ e immagino quanto loro siano stupiti dal vedere lo straordinario equilibrio che questa citta’ vive.
    Mettiamo in chiaro una cosa, in Italia le droghe leggere non sono legali, ma in ogni citta’, in ogni singolo paese, anche nel piu’ piccolo borgo, e’ possibile trovare da “fumare” senza alcun problema. Non si viene ad Amsterdam solo per “fumarsi una canna”, si viene ad Amsterdam per vedere come e’ la vita in un posto dove ci si puo’ “fumare una canna” senza andare a finire in galera come un assassino, per vedere come si vive in un posto che ha affrontato molti problemi mettendo da parte molti pregiudizi. Il “fumarsi le canne” e’ un effetto della mentalita’ aperta degli olandesi, non il contrario, ridurre il concetto di liberta’ (di espressione, religione e altro ancora) degli olandesi al semplice “canne per tutti” e’ abbastanza deprimente e, secondo me, fuorviante.

    4 – prometto che e’ l’ultimo punto. I coffeshop hanno eliminato il fenomeno dello spaccio in strada delle droghe leggere, adesso a Maastricht vietano l’ingresso nei Coffeshop agli stranieri. Facciamo un esempio:
    Io rientro nelle persone che possono comprare all’interno dei coffeshop, ogni mattina mi alzo e mi faccio il giro dei coffeshop della citta’ e compro, per ogni coffeshop, 5 grammi di Erba, lo posso fare, e’ lagale, nessuno puo’ biasimarmi ne’ arrestarmi o altro, e, proprio a pochi metri dal Coffeshop aspetto che arrivino i turisti stranieri delusi per vendergli quello che io ho comprato legalmente all’interno del coffeshop. Loro sono contenti, io ho qualche euro in piu’ in tasca e gli abitanti di Maastricht si ritrovano semplicemente con un problema in piu’… C’é qualcuno di voi che pensa che questo divieto abbia un senso? Io, personalmente, no!

    Mi spiace se mi sono prolungato cosi’ tanto, ma, come ho detto prima, mi interessa molto esprimere chiaramente le mie idee per non essere frainteso… Buona Olanda a tutti, residenti e non!

  4. cristina Scrive:

    Eccomi! Ho letto il suo commento, interessante e ben documentato.

    Vorrei precisare che i titoli degli articoli non li facciamo noi, purtroppo; e che il pezzo sui “pischelli ” ( che non ho ancora capito chi siano…) non l’ho scritto io. E NON lo condivido, perchè conosco benissimo la situazione di un Paese dove vivo da 29 anni. Nè avrei mai usato quel termine.

    Concordo sui dati e sul fatto che l’Olanda, GRAZIE ai coffeeshop, ha ridotto a quasi nulle le morti per consumo di droghe pesanti. Io stessa feci anni fa un documentario sulla droga in Olanda, per la trasmissione di Gianni Minoli “Drugs story”, andata in onda su RAI TRE.

    Con il regista girammo la piccola Olanda avanti ed indietro, visitando Huis party, coffeeshops, smartshops, riprendendo con la telecamera giovani che consumavano funghi allucinogeni. Raccolsi statistiche e vidi con i miei occhi la realtà, decisamente migliore che in altri Paesi.

    I coffeeshops non verranno mai chiusi, secondo me, se verranno rispettate le regole. In quanto a Maastricht la decisione di vietarli agli stranieri dipende proprio dalla criminalità organizzata ( di varie origini mafiose, non solo “straniere”) che sta creando non pochi problemi a questa città.

    Grazie per le precisazioni e cari saluti,

    Cristina

  5. suprmapo Scrive:

    Volevo fare un applauso a “AmsterdamForFree” per il suo intervento e fare una considerazione

    Sono stato più volte in olanda ho girato qualche città, inutile dire che sono stupende, Amsterdam mi ha lasciato con la bocca aperta e ogni volta che vado è come se fosse la prima volta, vedere che le macchine sono pochissime, tutti girano in bicicletta, la gente sulle barchette che si fa i giri, beh io amo veramente il mood degli olandesi.
    Non secondariamente un paese che ha capito da anni che il discorso “droga” non potrà mai essere sotto controllo/risolto, merita tutto il rispetto.
    Le città che ho visitato le ho trovate tutte molto sicure, in 4 volte ad amsterdam non ho mai visto situazioni brutte nemmeno a tarda ora, l’esatto opposto di milano. Per il discorso dei coffeshop, io li frequento, non mi reputo un turista della droga, non vado in giro a fare casino, mi attengo alle buone regole di civiltà e di buonsenso. Non mi sono mai messo a fumare in giro a bare o fare baldoria sotto casa della gente (cosa che giustamente è vista male dai residenti).
    In italia siamo ipocriti (anzi chi ci comanda lo è) pensiamo di dire no alla droga, ma sappiamo benissimo che non potrà mai essere così, purtroppo abbiamo la mafia e la politica che hanno le mani su tutto.
    La mafia fa ogni genere di porcata con l’appoggio di tanti che stanno al governo, il governo dice a noi di non fare le cose che fa di nascosto (vedi caso marrazzo, cocaina, festini vari ecc ecc)
    La polizia si loda da sola se sequestra 100 chili di cocaina, solo che intanto ne sono passati 1000 da un altra parte, senza parlare degli agenti che vengono arrestati per spaccio.
    Per il discorso proibizionismo ci sarebbe da discutere a vita.
    I benefici in campo medico della canapa sono ben noti, ovviamente perchè usare una sostanza naturale ed (economica) quando abbiamo le aziende farmaceutiche? (notizia di ieri, in veneto i carabinieri hanno sequestrato alcune piante “autorizzate” ad un centro di ricerca medica sulla canapa, centro in regola con i permessi e in funzione da anni)
    l’italia in alcuni casi ha concesso l’uso di canapa per alcune persone malate di sclerosi, però è meglio spendere 10 volte di più per prendere la canapa dall’olanda invece di coltivarla. (fino agli anni 50 si coltivava tantissima canapa da fibra in italia)
    La Canapa è conosciuta e usata da migliaia di anni in tutto , ma si sta facendo una battaglia contro di essa, l’Onu aveva dichiarato che entro il 2008 la canapa non sarebbe più stata coltivata a livello mondiale, figuriamoci, e il tutto il giro di milioni di dollari da parte delle mafie mondiali che fine avrebbe fatto?? avrebbero rimpiazzato con cocaina ed eroina?? bravo Onu bella idea.
    Però allo stesso tempo lasciamo liberi sigarette e alcool, quelli invece fanno bene, e ingrassano le tasche dello stato.
    Mi fermo qui perchè mi odierete, volevo segnalarvi un documentario che io ho trovato in videoteca ma si trova anche su youtube si chiama “erba proibita”, chi di voi è di mente un po’ aperta lo guardi, scoprirà tanti nuovi aspetti della canapa….
    thanks

  6. Francesco GuidOlanda Scrive:

    Grazie ragazzi per i preziosi e interessantissimi commenti.
    Concordo sul fatto che spesso i giornali usino dei titoli “civetta” per poter attirare l’attenzione e forse qualche volta offuscando quasi in maniera distorta quelli che saranno poi i contenuti dell’articolo o quello che poi è la realtà.. ma di fatto ciò che può essere messo in rilievo è un fatto epocale e storicamente importante.. un’inversione di tendenza (attenzione ho parlato solo di tendenza) della cultura olandese limitatamente alla città di confine e non per tutti con degli effetti di cui parlava AmsterdamForFree che magari non avranno cambiato nulla alla fonte ma che comunque costituiscono una precisa volontà di cambiare.. dettata soprattutto dalla difficoltà di non riuscire più a controllare la criminalità nonostante i benefici che potrebbe apportare una politica di tolleranza dell’uso della droga ma comunque monitorata e subordinata a delle regole ben precise.

  7. Amsterdam For Free Scrive:

    Ciao Cristina e grazie per la rapida risposta 🙂

    Riguardo ai titoli sapevo che, di norma, non vengono scelti dall’autore dell’articolo ma da veri e propri “titolisti” per catturare l’attenzione, ma volevo averne conferma da te. L’articolo dei “pischelli” pensavo lo avessi scritto sempre tu dato che e’ firmato M. G. che, pensavo, stesse per Mariacristina Giongo, mi sbagliavo, meglio cosi’ 🙂

    Quello che mi spinge a spendere molto tempo in queste discussioni e’ la “rabbia” che molte volte mi provocano queste enormi deformazioni della realta’, non parlo del tuo articolo in particolare, dato che vivi qui da 29 anni immagino, anzi, sono sicuro, avrai una visione chiarissima del “sistema Olanda”, ma la scelta del titolo e’ chiaramente un sintomo da attribuire a questo fenomeno molto in voga in italia dello “sbattere il mostro in prima pagina”, che sia lo spinello, il rumeno o l’arabo di turno.

    Ti ringrazio moltissimo per la tua risposta, gentile e chiara, e ti auguro buon lavoro (sperando di vederti piu’ spesso su Rai Tre e meno su Libero 🙂 ).

  8. Cristina Scrive:

    Caro Amsterdam For Free,

    anch’io temevo che l’articolo firmato M.G. fosse preso per mio….e non so ancora chi sia questa persona. Ma lo stile, per chi mi conosce, si capisce che non è mio. Io scrivo per informare: ma non giudico.

    Un buon giornalista deve comunicare i fatti e non esprimere le sue idee, a cui del resto non importa un bel niente a nessuno. Escluso nell’editoriale; per esempio nell’editoriale del mio “giornale online”, Il Cofanetto Magico, a volte espongo anche dei miei pensieri di ordine generale o filosofico.

    Su Libero scrivo perchè, come giornalista, devo rimanere attiva nella mia professione e in quanto il caporedattore esteri, Antonio Spampinato, è un persona brava, onesta ed integra. Un ottimo giornalista.

    A lui ho anche detto che secondo me chi ha scritto quell’articolo, usando la parola “pischelli”, non conosce l’Olanda. Per il resto….non sono responsabile di quello che scrivono gli altri e, appunto, come anche tu sai, neppure dei titoli. Capisco comunque la tua rabbia.

    Con altri redattori ho avuto delle discussioni e sempre sul fatto che ritengo che devi conoscere un Paese a fondo se vuoi scrivere certi tipi di articoli; come io conosco l’Olanda considerato che ci vivo da una vita….. Come le ho avute con un caporedattore del quotidiano Il Giornale; con lui è proprio scoppiata una rissa e da allora non collaboro più con loro.

    Il Corriere della sera non può più, per motivi sindacali, assumere corrispondenti. La Repubblica e La Stampa ne hanno già uno.

    Come ti ho già detto io stessa ho potuto constatare, nel mio documentario sulla droga girato per RAI TRE, che l’Olanda, grazie ai coffeeshops, ha tenuto lontani i suoi giovani dalla droga pesante. Purtroppo ora la situazione sta cambiando.

    Ti ho risposto subito perchè il tuo commento era educato, nonostante il disaccordo; intelligente e documentato. Credo che anche attraverso il dissenso e il contrasto si possa costruire un vero dialogo che induca ad una serena riflessione. Grazie quindi di aver scritto!

    Infine io sono contraria alla droga, come ho più volte scritto su questo blog, anche per motivi personali. Una persona a me tanto cara ha cominciato con gli spinelli e poi…si stava rovinando con il passaggio ad altri tipi di droghe che gli stavano rovinando il cervello.

    Ho trascorso 4 anni della mia vita soffrendo molto e facendo in modo di aiutarlo in tutti i modi. Ce l’ho fatta ed ora è una persona felice. Ma da quel momento… il discorso droga mi fa solo venir voglia di gridare…”ragazzi, per carità, statene lontano il più possibile!!!” Non è tanto lo spinello che fa male; è il rischio che qualcuno si approfitti delle persone con un carattere debole, per fargli provare altre sostanze.

    Ragazzi che io non definirei mai, con disprezzo, “pischelli” ( ma, in realtà, che cavolo vuol dire questa parola??????), ma giovani che, mossi dalla passione della gioventù, vogliono provare tutto, vogliono sperimentare. Oppure, ripeto, ragazzi piuttosto deboli che per adeguarsi al gruppo spesso superano i limiti. Quei limiti che qui in Olanda si sta molto attenti a non far oltrepassare….

    Nel frattempo ho visto morire due suoi amici; uno si è buttato sotto un treno per la disperazione di tentativi falliti di disintossicazione, uno è morto per overdose, ridotto come un barbone, senza denti, malato, solo come un cane.

    A volte è proprio l’ esperienza, soprattutto di vita, che ti fa parlare in un certo modo. In una mia recente intervista l’artista che mi parlava ha citato Socrate che diceva: non ci sono filosofi giovani. E io non sono più giovane…

    Cari saluti,

    Cristina

  9. AmsterdamForFree Scrive:

    Ciao Cristina,
    ti ringrazio molto per il confronto e la franchezza col quale hai affrontato la discussione, sono d’accordissimo con te nel dire che sono i confronti, anche se aspri, ad arricchire le persone!

    Capisco in pieno il tuo punto di vista sulle droghe, anche se non posso dire di aver avuto la tua stessa esperienza, anni fa un mio carissimo amico incomincio’ con le droghe leggere e oggi non c’é piú… Ma ogni persona e’ diversa e sono fermamente convinto che non sono gli spinelli che ti portano verso la ricerca di sensazioni piu’ forti, ma altro.

    Se mi permetti vorrei usare una espressione abbastanza colorita che sentii pronunciare da un mio amico che lavorava e lavora in zone molto delicate di Napoli:

    “Dire che si inizia con lo spinello e si finisce con la siringa e’ come dire che si incomincia masturbandosi e si finisce stuprando!”

    Il clima sociale che una persona respira intorno a se’, la visione che si ha del proprio futuro e molto altro, guidano una persona verso la giusta strada o verso il baratro, le droghe sono solo il mezzo, non la causa. E’ proprio qui che vedo la piu’ grande differenza tra l’Italia e l’Olanda: qui (in Olanda) il discorso droghe si puo’ affrontare in una maniera piu’aperta per tutta una serie di fattori che lo permettono, in Italia non so se si riuscirebbe ad ottenere lo stesso risultato… In ogni caso capisco e rispetto in pieno il tuo punto di vista!

    Sta spuntando il sole qui ad Amsterdam e penso sia giunta l’ora di staccarmi da questo schermo e godermi una bella passeggiata sui canali… Buona giornata a tutti!!!

  10. Ursula Scrive:

    Molto interessante e molto dettagliati l’articoli ed i commenti.
    @Cristina: qui a Latina (e credo sia Romano) chiamano i ragazzi “pischelli”. Nienti di più o di meno, non è assolutamente disprezzante.

  11. cristina Scrive:

    Grazie a ..tutti e due! Anche per la precisazione su “pischelli”.
    Sono contenta che non sia sprezzante.

    E’vero; non sempre dalle droghe leggere si passa alle pesanti, ma il “rischio” è abbastanza alto, soprattutto per chi ama sperimentare o per chi, ripeto, ha un carattere un po’ debole.

    Oggi anche ad Eindhoven abbiamo avuto il sole! Che bello!
    Cari saluti,

    Cristina

  12. Simone Scrive:

    Ciao cri , fra…tutti..
    Tutto bene ?
    Ho letto un po’ i commenti..sono contento che e’ uscito l’articolo di cristina su Libero…e comunque so che ormai sono 3 anni , prima con il divieto di fumare all interno dei coffeshop o in aree smoking ora questa novita’ di Maastricht…, che si sente di tutto su questo.
    Come avevo gia’ detto Amsterdam sta cercando di entrare tra le migliori 5 capitali in europa…”la bella figura” la farebbe eliminando questa tolleranza..ma poi secondo me fa sempre i conti (QUELLI VERI ECONOMICI) con la realta’ e forse e’ ancora presto per chiuderli veramente.
    A Maastricht ..( vicina ai suoi amici belgi ) forse piu piccola e piu “al confine” fa piacere indorarsi di questo pregio…non so pero’ ho girato l’olanda..un po’ e tutto sommato nei paesini nelle piccole realta’ i coffeshop sono limitati , 1 o 2 nelle cittadine piu grandi..quindi e’ vero che ora come ora e’ l’unico paese dove e’ legalizzata la droga leggera all’ interno ( teoricamente ) delle aree come i coffeshop per farne uso pero’ non e’ un problema a mio parere sociale.
    Ormai l’Olanda si puo’ etichettare di molte cose di alto valore..e secondo me ce ne vorra’ ancora per parlare di “UNA VOLTA C’ERANO I COFFESHOP..” ..

  13. Francesco GuidOlanda Scrive:

    Ciao Simone, ciao Ursula e a tutti gli altri.. grazie per i preziosi contributi e le vs testimonianze e riflessioni che possano aiutarci a capire meglio a definire questo particolare fenomeno.. buona domenica a tutti

  14. Cristina Scrive:

    Ciao, Simo,

    la decisione di Maastricht pare che ora sia definitiva; ma aspettiamo in gennaio…quando dovrebbe diventare ufficiale. Ovviamente la notizia andava data prima e si riferiva alla Corte di giustizia che l’ha approvata. Un passo importante.

    Quelli di prima erano solo tentativi….

    Ad Eindhoven i coffeeshops ci sono ancora; anzi, uno, due anni fa ne hanno aperto uno nuovo, proprio vicino ad un ristorante italiano.

  15. Max Scrive:

    Buongiorno,

    e’ importante la precisazione dell’autrice, che prende distanze dal titolo dell’articolo in quanto “l’Olanda vieta i coffeeshop agli stranieri” e’ una notizia palesemente falsa: la regolamentazione dei coffeeshop e’ materia comunale e finche’ non venisse istituita un’autorita’ sul modello del DEA americano (o dello sciagurato Dipartimento Antidroga italiano) ogni autorita’ locale manterrebbe la completa autonomia. Nessuno puo’ imporre ai comuni di Amsterdam, Groningen o Nijgmegen -solo per citare alcuni tra gli esempi piu’ “liberali”- di cambiare la loro politica e ‘chiudere’ agli stranieri.

    Un’altra precisazione riguarda uno dei “boxini” dal titolo “la legge”. Si dice: “acquistare cannabis e’ perfettamente legale”. No, non corrisponde al vero, come non e’ vero che i coffeeshop possano vendere magic mushrooms (illegali dal 1′ dicembre 2008) o i loro sostituti legali, i “traffles”.

    La vendita dei derivati della cannabis non e’ legale, i coffeeshop sono registrati alla camera di commercio come caffetterie, le imposte sulla ‘merce’ sono in realta’ ‘personali’ sul proprietario e non gestite da un’apposita previsione legislativa (neanche in Olanda e’ possibile normare qualcosa di formalmente illegale..) e le “licenze” che i coffeeshop espongo altro non sono che “dichiarazioni di presa d’atto” da parte del geemente che in quell’esercizio si svolgono attivita’ legate alla canapa.
    Diciamo, per rendere il discorso piu’ chiaro, che dal 1976, quando la cannabis venne depenalizzata, per anni i coffeeshop non sono stati diversi da bar alternativi, presenti in tutti i paesi d’Europa, dove la polizia sa che si vendono droghe ma preferisce “lasciar fare” per non colpire inutilmente i consumatori e per tenere d’occhio i dealers. Quella odierna e’ un'”evoluzione” in chiave commerciale di quel modello di cui mantiene intatte alcune caratteristiche: ad esempio “le scorte”. Il nullaosta vale per la merce venduta, a patto che non superi 5 grammi a transazione e 500gr nel locale, ma solo dal momento che varchi la soglia del locale. Fino ad un passo prima, il corriere e’ passibile di arresto.

    Quindi solo 1 comune olandese su 4 ha coffeeshop, alcuni con regole bizzarre (a Leiden possono aprire solo tra le 16 e le 22 …) o altri con il divieto per turisti come a Maastricht. Anzi: l’autrice, che leggo essere residente ad Eindhoven, dovrebbe ricordare che il sindaco e’ tra i piu’ accesi sostenitori dei coffeeshop (celebre la frase: “chiuderli? ce ne vorrebbero di piu’!”) a tal punto da aver paventato la possibilita’ di avviare un esperimento di coltivazione “istituzionale” della canapa con lo scopo di rifornire i coffeeshop.

    Per il resto, ognuno resta della sua idea, ma i numeri dell’osservatorio europeo di Lisbona (organismo UE che si occupa di tossicodipendenze) sul consumo di cannabis in Olanda sono chiari: e’ tra i piu’ bassi d’Europa.
    Viceversa, i paesi con legislazioni piu’ repressive, Francia, Grecia ma anche Italia, hanno fallito miseramente il proprio obiettivo di contenimento dei consumi (in Italia si stima un numero tra i 4 ed i 6 milioni… )

    Grazie,
    Max

  16. cristina Scrive:

    Giusto, Max. Anch’io non credo che chiudano tutti i cofeeshops ma solo quelli nei paesi, come Hulst, dove sono stati più un male che un bene.

    Ripeto, gli olandesi sanno fare rispettare le loro regole. A Maastricht in effetti c’erano più stranieri che olandesi e questi stranieri hanno provocato disagi e criminalità.

    Ho letto anch’ io con stupore il boxino di cui parli, accanto al mio articolo; hai ragione, la vendita di magic mushrooms è proibita. Credo che a volte i quotidiani abbiano talmente fretta di comporre una pagina che prendano, magari da internet, notizie sbagliate. Ecco perchè ho citato Blogolanda, su Libero, come fonte di informazioni giuste, attuali ed aggiornate sull’Olanda.

    Nel mio servizio andato in onda ( tanti anni fa ) su Rai Tre sottolineavo proprio i dati che portavano l’ Olanda al fondo delle classifiche per morti a causa di droga pesante. La Svizzera ne aveva 5 volte di più…..

    Purtroppo la situazione sta cambiando proprio perchè, considerato il giro ingente di soldi che gravita intorno a questo commercio, è subentrata la criminalità organizzata estera; come nel campo della prostituzione.
    E gli olandesi stanno correndo ai ripari.

    Circa Eindhoven, come ho precedentemente scritto, hanno chiuso un solo coffeeshop perchè non si atteneva alle regole ( anche igieniche, mi pare); ma ne è stato subito aperto un altro.

    Grazie per i vostri commenti, molto interessanti e documentati.
    Cristina

  17. Francesco GuidOlanda Scrive:

    Grazie infinite Max per il prezioso commento ben documentato..

    Si anche BlogOlanda.it ha pubblicato la notizia che i funghetti allucinogeni (sia secchi che freschi) sono stati banditi.
    Ecco l’articolo pubblicato lunedì, 14 settembre 2009 dal titolo: Funghi allucinogeni, la vendita diviene illegale in Olanda.

    Per il consumo consentito di droga leggere.. mi sembra di aver appreso che sia passato dai 5 ai 3 grammi ed effettivamente in Olanda dove quasi tutto è consentito nel rispetto delle regole il consumo di cannabis e’ tra i piu’ bassi d’Europa.. questo significa meno proibizionismo maggiore effetto di una legge meno repressiva

  18. cristina Scrive:

    Come giornalista che lavora da una vita in questo campo trovo questo blog veramente serio e documentato. Grazie, Francesco! La tua è vera informazione; pura e disinteressata, senza colorazioni politiche.

    E complimenti ai tuoi lettori che danno sempre un apporto valido, con educazione, anche quando non condividono le idee degli altri. E’ tanto importante saper dialogare senza incavolarsi! Solo in questo modo gli altri possono considerare seriamente il tuo punto di vista e magari cambiare idea per quanto riguarda il loro.

    Dobbiamo pensare che ognuno di noi ha avuto esperienze differenti nella vita, gioie e anche dolori di diversa portata e intensità.

    Circa “Libero”, io collaboro saltuariamente da quando c’è il caporedattore esteri di cui vi ho parlato, perchè non mi ha mai imposto di scrivere “quello che vuole o pensa LUI “;o secondo l’impostazione politica del giornale ( come mi è capitato invece con un altro importante quotidiano con cui ho troncato la collaborazione per questo motivo).

    Lo stesso vale per Blogolanda, dove c’è libertà di stampa ed informazione corretta.

    Cristina
    Ciao a tutti! Oggi in Olanda ci sono 15 gradi: brrrrr

  19. Yuliya Scrive:

    Secondo me invece di mettere i divieti sul fumo… bisogna levarle proprio dal mercato!!! Però prima di levarle dal mercato bisogna far finire le riserve nei punti vendita e non riportarne più! Si lo ammetto pure io fumo ma non vedo l ora ke le sigarette le levino dal giro… è tutta salute guadagnata!!!

  20. Francesco GuidOlanda Scrive:

    Yuliya .. di sicuro la salute ci guadagna.. ma non credo verrà mai tolto dal mercato per i motivi di cui abbiamo parlato su.. 🙂

    Grazie Cri.. avere un giudizio cos’ positivo da te che sei una giornalista professionista per me è un onore e una gioia..

    Non sempre si riesce a trovare questo clima di pacifica riflessione e rispetto.. ma sono contento di leggerlo in questi giorni.. e poi è bello ricevere informazioni cos’ accurate e documentate da attenti lettori che possono così impreziosire l’articolo a beneficio di altri 🙂

    Il freddo sta arrivando anche qui 🙂

  21. Emanuela Scrive:

    posso dire anch’io ciò che penso?
    era ora che si limitasse questo tipo di vacanza! come già detto in altri articoli quanto avevo un’agenzia viaggi erano molti i giovani che andavano nei week end ad Amsterdam solo per quel motivo.
    Alcuni si sono rivoltati contro di me per dire che non era vero, ma nascondersi dietro ad una bugia non è da persone mature.
    non voglio intervenire sulle differenze tra droghe leggere e pesanti, perchè sempre di droghe si tratta. quando sono state identificate se volevano differenziare in quanto diverse le avrebbero denominate droghe buone e cattive. sia leggere che pesanti alla fin fine il risultato della dipendenza non cambia e il cervello comunque ne paga le conseguenze, senza contare su tutto quello che ci gira intorno per procurarsi la droga, dalla prostituzione alla delinquenza.
    Certo è vero che liberalizzarne almeno in parte significherebbe dare un grosso colpo alla mafia e a coloro che gestiscono il traffico illegale.
    Pertanto questo argomento è come il cane che si morde la coda da solo…
    drogarsi è una libera scelta, ma credo anche che se proprio uno vuole farsi “una canna”, almeno per quanto riguarda i primi approcci, sarebbe giusto che ci sia un controllo, almeno se uno sta male viene subito soccorso.
    Ma la base di tutto questo problema sta sempre lì: L’EDUCAZIONE per quanto riguarda i ragazzi, invece per gli adulti che fanno uso di droghe dico: VERGOGNATEVI! alla vostra età avere una dipendenza del genere è segno di immaturità e debolezza!!! a 40 anni un uomo (o donna) deve essere tale e non un pivello che per problemi o chissà che cos’altro si nasconde dietro ad una canna o ad una sniffata di coca….
    invece di spendere soldi per la droga andate da uno psicologo!

  22. AmsterdamForFree Scrive:

    Ciao Emanuela,
    copio ed incollo una delle frasi che campaggia a tutto spiano sul sito della fondazione della quale, presumo, fai parte:

    “……Il confronto con chi è diverso da noi è fonte di stimoli e di nuove sfide ed allargare gli orizzonti rende liberi…..”

    Essere a favore o contro l’uso di droghe, leggere o pesanti che siano, e’ una scelta personale, ogniuno ha vissuto delle esperienze diverse, ogniuno ha una sua educazione e percorso di crescita. Se rileggi bene i commenti qui nessuno hai mai incitato al consumo di droga, si parlava semplicemente degli effetti della legalizzazione o, al contrario, di una politica restrittiva.

    Il problema, come hai detto tu, e’ l’educazione e, alle persone che come te credono che non ci sia differenza tra droghe leggere e pesanti dico: VERGOGNATEVI! (Spero mi permetterai una tua citazione 🙂 ).

    Ti ripeto, trattare le droghe con superficialita’ come fai tu non porta a niente, se dai uno sguardo a Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Marijuana e http://it.wikipedia.org/wiki/Eroina ti renderai conto che tra droghe leggere e pesanti c’é una bella differenza e che la maggior parte dei problemi legati al consumo di spinelli e’ relativo al fumo del tabacco che si usa per “confezionarli”… E stiamo parlando di Wikipedia, non del diario di Bob Marley… Inoltre ti informo, nel caso in cui tu non lo sapessi, che in 3000 anni di storia dell’uomo non e’ mai morto nessuno per consumo di Marijuana. Certo, le droghe pesanti ne ammazzano di gente, ma sono un’altra cosa, mi spiace contraddirti, ma Eroina/Cocaina e Marijuana non sono la stessa cosa!

    L’educazione di cui parli parte anche dal fare una CORRETTA informazione e non una ceca demonizzazione dei problemi che non porta a niente.

    Cristina e’ profondamente contro l’uso delle droghe, eppure il suo approccio e’ molto diverso e decisamente comprensibile e, secondo me, molto molto piu’ costruttivo, il tuo invece mi sembra quello di vecchio nonno che ritiene l’essere gay una malattia da curare… Cosi’ non si va da nessuna parte. Forse dovresti fare tua quella citazione di Pim Fortuyn.

    Buona giornata

  23. Max Scrive:

    Ciao Manuela,

    pero’ il tuo discorso si arena su un punto: ad Amsterdam non stanno limitando -e, ti assicuro neanche una coalizione Wilders-Bossi-Sarkozy potrebbe- nulla, perche’ la cannabis da queste parti e’ una cultura, non un vezzo da hippies.
    I ragazzi che passavano in agenzia non dicevano la verita’? Evvabbe’, mica c’e’ nulla di male 🙂 Se sono maggiorenni non vedo la tragedia. Infondo il viaggio se lo pagavano da soli e la nostra cultura italiana e’ intrisa di ipocrisia, quindi non vedo questa, minuscola, peggiore rispetto ad altre.
    Ma no Emanuela, la marijuana non e’ uguale all’eroina: qui, non ci crederai, viene prescritta dal medico per curare diverse emicranie e sopratutto si e’ rivelata efficace come palliativo nelle cd “terapie del dolore”. Ed e’ la stessa, identica, venduta nei coffeeshop.
    Sai perche’ viene preferita, ad esempio alla morfina o ad altri oppiacei?
    Proprio per scarsa assuefazione che da’.

    Sui consumi in eta’ adulta ti dico: ognuno e’ libero di fare cio’ che crede.
    In Olanda, poi, l’unico argomento sensato alla proibizione -il costo collettivo- viene meno perche’ la sanita’ e’ privata ed ognuno di noi che vive qui ha sottoscritto un’assicurazione.
    Se un 40enne sceglie di essere immaturo e debole, e lo fa con le sue risorse, ha diritto di fare ed essere cio’ che vuole.
    Visto che ne’ io ne’ te gli/le paghiamo le tasse o provvediamo al sostentamento (tu parli genericamente di “consumatori” e poi parli di “dipendenza”. le due cose sono molto spesso distinte) abbiamo diritto di mettere bocca nella sua/loro vita privata e giudicare cosa e’ bene e cosa e’ no?
    Ciao Max

  24. cristina Scrive:

    Cara Emanuela,

    in effetti se uno si fa una canna a 40 anni sono affari suoi…ma se comincia un ragazzino di 12 anni…allora bisogna fargli capire che può essere un pericolo. E comunque il controllo olandese in questo caso è già un aiuto.

    Poi, ovviamente, non TUTTA la situazione è sotto controllo: a volte, visto che i ragazzini di 14, 16 anni non possono entrare nei coffeeshops ci entrano i loro amici di 18 e poi gliela passano una volta fuori.
    Ciao, Emanuela!

  25. Max Scrive:

    Cio’ che dice Cristina e’ vero (un gruppetto di minorenni che manda avanti il solo/ i soli maggiorenni ad acquistare…) ma, come ha sottolineato, la situazione e’ per quanto possibile sotto controllo. Ho vissuto in Inghilterra alcuni anni e ricordo scene IDENTICHE fuori dagli “off-licence”, i negozietti che vendono un po’ di tutto, incluso l’alcol: gruppetto di ragazzini fuori e tra loro quello, magari appena maggiorenne, che va al bancone mostra la sua ID e fa la spesa di birre e superalcolici per tutti…

  26. Baol Scrive:

    Solo una volta sono entrato in un coffee shop (ad Amsterdam), peraltro per bere una birra… è un aspetto turistico e tradizionale, un pò come i sexy shops o il red light district o le house boats: per questo credo pure io che non verranno chiusi ma -magari- solo regolamentati diversamente, ma se lo facessero sarebbe una decisione coraggiosa, per i mancati introiti conseguenti al -seppur lieve- calo di quel tipo di turismo. Magari mi sbaglio, vedremo.

    Per il resto, io non generalizzerei: conosco una quantità di tranquilli cinquantenni che fumano erba regolarmente, senza essere ‘immaturi’ o avere problemi di equilibrio psichico; cadere o meno in un qualsiasi vortice come quello delle droghe pesanti prescinde assolutamente dall’uso della ‘maria’, così come si possono avere seri problemi psicologici senza aver mai visto nemmeno una sigaretta. E francamente, ho visto molta più gente completamente rovinata dall’alcool che da ogni altra droga, legale o illegale. Per inciso, io sarei favorevole alla liberalizzazione delle ‘droghe leggere’ ma arrivandoci per gradi, sono convinto che si toglierebbe un bel pò di ‘cacciagione’ alla malavita. Opinione personale.

    Confermo che il ‘pischello’ qui a Roma è il ragazzo, più propriamente un ragazzino, usato anche come vezzeggiativo (si dice anche al femminile: pischella).

  27. Emanuela Scrive:

    non mi scompongo di risponderi AmsterdamForFree in quanto quello che pensi non me ne frega proprio nulla. Di tossicodipendenti ne ho conosciuti parecchi visto che ho fatto parte di un gruppo di recupero e non c’erano solo eroinomani….
    anzi sembra quasi che ti sia sentito offeso in prima persona per le parole che ho detto e visto che siamo in una Europa libera la mia idea equivale tanto quanto la tua.
    ognuno della propria vita fa ciò che vuole, ma poi che queste sue scelte non vadano a ripercuotersi sulla società. sai quanti soldi lo Stato versa per questo problema???
    certo che eroina non è uguale a marjuana ma sapete quante persone prima hanno fatto uso di droghe leggere e poi sono passate a quelle pesanti?????
    andate a farvi un giretto presso i SERT o le comunità di recupero come ho fatto io… fatevi una vacanza lì, hanno bisogno di volontari che diano una mano! fate come ho fatto io e poi ne riparleremo con più calma.
    comunque ritornando al discorso di Pim e delle sue parole, certo che tu AmsterdamForFree non hai proprio capito nulla allora di quella frase. il dialogo è aperto ed innanzittuo bisogna confrontarsi non con offese tipo mio nonno o giù di lì…
    se non avessi una considerazione ottima dei gay non farei questo lavoro e non mi impegnerei come ho fatto e sto facendo a favore di una legge contro l’omofobia. leggi bene ciò che c’è all’interno del sito della Pim Fortuyn…
    inoltre se dialogare su temi scottanti significa ricevere offese, forse è meglio parlare del meteo o anzi, non intervenire più…
    io non so la realtà olandese ma quella italiana sulle droghe la conosco benissimo più di quanto voi tutti possiate immaginare, non ho nulla contro i dorgati, errare è umano, ma non giustifichiamo l’uso che se ne fa.
    liberalizzare la droga può essere anche un bene,mafia e chi ne gestisce i traffici ne risentirebbero un bel colpo, ma attenzione, non basta, bisogna vigilare ed educare. un passo alla volta e in direzione giusta non al contrario. tiratemi fuori le statistiche Italia e Olanda sulla droga…
    cordiali saluti a tutti

  28. cristina Scrive:

    Cara Emanuela,

    no, dai, non offenderti; anche perchè sono sicura che nessuno voleva offenderti. I tuoi commenti sono sempre molto saggi e frutto, come dici tu, di esperienza, anche a livello di lavoro e viaggi.

    Bravissima che lotti per una legge contro l’omofobia; chi ne vuole sapere di più può leggere il vostro sito su Pim Fortuyn.

    Cari saluti,

    Cristina

  29. cristina Scrive:

    Grazie anche a Baol per il suo commento, e per aver sottolineato che anche l’alcol distrugge sempre più giovani vite.

    E di questo si parla sempre troppo poco!

  30. Max Scrive:

    Ciao Manuela,

    il grafico che chiedi e’ qui http://www.emcdda.europa.eu/stats10/gpsfig1
    L’organismo e’, forse, il piu’ attendibile l’EMCDDA, ossia l’Osservatorio UE.
    Se vuoi posso fornirti anche il dato su Cocaina ed Eroina: anche in quel caso i consumi in Olanda sono bassissimi: in pratica, i consumi di Eroina e Cocaina sono bassi nonostante la cannabis si possa acquistare e consumare liberamente. E’ cio’ basterebbe per smentire l’automatismo “dalla canna al buco”.

    Io rispetto il lavoro di chi si dedica al recupero in comunita’, ma e’ bene sapere che la comunita’ non e’ la sola risposta alle tossicodipendenze e spesso non e’ la piu’ adeguata. Tu dici che non tutti stanno in comunita’ per eroina: secondo statistiche dei Sert il 93% dei soggetti presi in carico. Anche se questo dato e’ del ‘2004 ed oggi dovrebbe fare i conti con la diffusione della cocaina, ma scordiamoci che possa includere anche dati rilevanti per la cannabis.

    Le comunita’ hanno approcci “drug-free” che larga parte del mondo scientifico ritiene del tutto inadeguati. La comunita’ di tossicodipendenti italiani e’ tra le piu’ ampie d’Europa, mentre quella olandese una delle piu’ ristrette: in Italia e’ gia’ uno scandalo usare il metadone, in Olanda si prescrivono terapie a scalare nelle cd “stanze del buco”. In Italia si lotta la droga con la “Cristoterapia” di Don Gelmini, in Olanda si cerca di costruire una cultura scientifica che approcci questo decennale questione in maniera un po’ piu’ laica.

    La questione del costo sociale, poi, e’ molto relativa: l’alcol provoca migliaia di morti per cirrosi epatica, il fumo migliaia per tumore ai polmoni.
    Perche’ non sono entrambe illegali? Che abbiamo due pesi e due misure?? Droghe buone e droghe cattive? Giovanardi sostiene che l’alcol e’ un alimento ma e’ evidente come si tratti di una banale speculazione politica.

    Insomma rispetto a chi, come te, si impegna: ma non esiste UNA soluzione ad un problema.

  31. Amsterdam For Free Scrive:

    Ciao Emanuela, io invece ti rispondo anche se non mi scompongo 🙂 Vedi, il mio commento non aveva ne’ l’intento di offenderti ne’ quello di convincerti, ma semplicemente di allargare un attimo i termini della discussione.

    Dire che le droghe sono tutte uguali e fanno male non risolve il problema, lo nasconde semplicemente. Se si fa un confronto tra Italia e Olanda vedrai che in Italia il consumo di droghe, sia leggere che pesanti, e’ molto, ma molto piu’ alto che in Olanda. Questo perche’ non si fa la giusta informazione o, tuttalpiu’, si fa cattiva informazione.

    Non e’ mio intento, e mai lo e’ stato, giustificare l’uso di droghe, ho solo detto che criminalizzarle a tutto spiano peggiora la situazione. Solo un giusto approccio puo’ aiutare a risolvere il problema. Se si parlasse di droghe in maniera piu’ aperta e meno bigotta sono sicuro che la situazione cambierebbe anche in Italia.

    Al giorno d’oggi se vieni pescato con 10 grammi di marijuana (chiunque ne fa un uso giornaliero li ha tranquillamente a casa) in Italia finisci in galera dove, sicuro al 90%, verrai a contatto con droghe pesanti, questo, dato che lavori o fai la volontaria in un SERT dovresti saperlo. Questo solo per dire che quello che in Italia si pensa possa risolvere il problema, ovvero aumentare le pene per il consumo, in realta’ non fa altro che aumentarlo.

    Per concludere vorrei dire che nessuno nei suoi commenti, almeno cosi’ mi sembra, fino ad adesso abbia mai giustificato, motivato o incentivato l’uso delle droghe, sia leggere che pesanti e che la discussione, almeno per quello che mi riguarda, non ha la minima intenzione di convincere o di offendere nessuno. Come hai detto siamo in Europa, ogniuno e’ libero di dire quello che vuole.

    Vorrei pero’ porti una domanda:
    Se in Italia si potesse parlare di droghe piu’ apertamente, in televisione, sui giornali, in radio, se si potesse affrontare il problema della tossicodipendenza come una malattia, una patologia da curare e non come un reato, se lo Stato si spendesse in sensibilizzazione e GIUSTA informazione, non pensi che la situazione migliorerebbe alla grande?

  32. Dan Scrive:

    Fonte: il Giornale. Wilders per concedere il suo appoggio esterno alla coalizione ha avanzato alcune richieste che pare (non lo darei per scontato) siano state accolte dai partiti maggiori della coalizione che da soli non hanno la maggioranza assoluta in parlamento: divieto di burqa, regolamentazione dell’immigrazione, istituzione di un corpo speciale per il benessere degli animali, alzamento della velocità autostradale a 130 km/h, chiusura dei coffeeshop!! Ma questo Wilders non stà tanto bene: vuoi chiudere i coffeshop, però alzare la velocità a 130 km/h va bene??

  33. cristina Scrive:

    Dan, non è vero quello che scrive il Giornale. Wilders ha parlato solo di integrazione e di assistenza agli anziani e agli handicappati.
    Figurati se qui, che sono severissimi, vogliono alzare la velocità a 130 km.

    E non vuole chiudere i coffeeshops, si faceva pure lui gli spinelli “da giovane”.

  34. Dan Scrive:

    Sicuramente, cristina, sei più credibile te che abiti lì e lo sai, che il Giornale!! Ma mi pareva strano che anni e anni di una cultura di tolleranza, arriva uno Wilders qualsiasi e vuole cambiare le carte in tavola!!

  35. Max Scrive:

    In realta’ non vuole chiudere i coffeeshop ma limitare l’accesso ai residenti, con l’ovvio risultato che la cannabis sara’ comunque disponibile e nei confronti dei turisti, ogni residente diventa, de facto, un potenziale spacciatore.. Speriamo riprovino con qualcosa di piu’ sensato, perche’ questa proposta sembra, e non solo a me, faccia acqua da tutte le parti…

  36. Dan Scrive:

    Direi che la fotografia della situazione è perfetta. max!! Wilders non è uno sprovveduto, e questo lo sa bene anche lui: ecco perchè credo che nessuno mai lo farà! Un conto è limitare l’accesso a quelli di frontiera e diciamo che ci può stare ( non torno sulla polemica delle frontiere e sugli sbagli commessi dall’ue), un conto è limitarlo a tutti, e di fatto si verificherebbe quello che tu hai scritto!

  37. Piero Scrive:

    Salve a tutti…purtroppo il mio racconto di viaggio con foto e video fatto ad Agosto ad Amsterdam, sarà scritto e inviato a Francesco a data indefinita.Purtroppo la mia famiglia è alle prese con un grave problema e quindi le mie energie soprattutto quelle mentali sono messe a dura prova, non ho neanche tanto tempo x stare al Pc…forse qualcuno se ne sarà anche accorto anche dal fatto che su questo blog,sono latitante…
    Quindi non saprei dirvi quando scriverò il racconto e neanche se lo farò….l’Olanda rimarrà sempre nel mio cuore e così come tutti voi e questo Blog…so che la vita deve andare avanti,ma credetemi adesso per me non è affatto facile…sono a pezzi e per me non è un bel periodo…l’unica cosa che mi consola è il fatto che ho una ragazza fantastica che mi tiene su di coraggio e cerca sempre di farmi ridere.
    Un saluto a tutti voi…Cri,Fra’..Bianca ,Simo.

  38. Francesco GuidOlanda Scrive:

    Ciao Piero.. sentiamo tutti la tua mancanza.. ma adesso devi pensare alla tua famiglia… grazie per essere passato e per averci reso partecipi di un periodo che putroppo non è dei più piacevoli.. ti facciamo tutti i migliori in bocca al lupo.. mi raccomando

  39. cristina Scrive:

    PIEROOOOOOO, mi stavo già domandando che fine avevi fatto!

    Mi spiace tanto per i tuoi problemi. CORAGGIO!

    Se ti raccontassi i miei ti sentiresti subito bene…voglio dire che nella vita non c’è mai un momento di pace assoluta. Una cosa va bene e due vanno male. L’importante è avere SEMPRE la forza di sorridere in attesa della cosa buona…

    Ti siamo tutti vicini. A presto!

    Cris

  40. admin Scrive:

    Olanda. La chiusura dei Coffeshop. Facciamo il punto

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