L’ Olandese è tirchio o no ? (storia vera)
Gli olandesi sono conosciuti per dividere sempre i conti, al ristorante o in qualsiasi altro contesto.. si tratta dell famoso ‘dutch treat’.. eppure leggete cosa è successo nel seguito..
Una mia amica Olandese si era lasciata con il ragazzo Italiano. Lui aveva tanti difetti ma sicuramente non quello di essere tirchio… Una sera fu invitata da un ragazzo Olandese a cena in un ristorante. Alla fine della serata lui chiese il conto e quando arrivò, mise sul tavolo un po meno della metà. Allora quando la mia amica lo guardò sorpresa lui le disse che intendeva pagare un po meno perchè lei aveva preso un caffè in piu!
Oggi questa mia amica e sposata felicemente, indovinate se è sposata con un Italiano o un Olandese?
Sandrina Liguori-Krijger
(un’olandese sposata ad un italiano)
18 giugno 2010 alle 10:16
Cara Sandrina, in Italia quando si dice di dividere il conto, si dice “alla Romana”, ognuno paga per sè.
io capisco quando in una tavolata uno mangia una pizza e l’altro le ostriche, ma che tristezza quando si è in due! e addirittura un ragazzo che invita la ragazza!
sai cosa avrei fatto io?
con molto sarcasmo gli avrei detto: “caro, te la offro io questa cena…soprattutto per ricordarmi che sarà l’ultima….”
18 giugno 2010 alle 12:10
Sono completamente d’accordo con te!
18 giugno 2010 alle 13:40
Cavolo che squallore….io allora che tra i miei amici sono famoso x avere le mani bucate,dovrei conoscere un’olandesina ? ( penso che la lezione mi sia già bastata una volta )
Comunque è vero…noi italiani abbiamo tanti difetti,ma il galateo in questi casi per noi è di casa…almeno x quel che mi riguarda.
18 giugno 2010 alle 19:05
Io ho un locale in Amsterdam. Inizialmente credevo anche io che gli olandesi fossero stretti di manica per le mancema non è così. Quando sono soddisfatti di un servizio o delle pietanze possono lasciarti anche 10 euro di mancia! Io a volte evidenziavo che erano troppi ma loro erano ben contenti di darle.
18 giugno 2010 alle 19:06
C’è una differenza fra andare a cena come amici o andare a cena come coppia.
Nel primo caso in Olanda è normale che ognuno paga la sua parte.
Invece nel secondo caso in generale paga chi ha invitato, dunque non deve essere per forza il ragazzo (siamo emancipate no?)
Molto spesso per orgoglio il ragazzo non accetta che paga la ragazza.
Dunque, nel caso dell’amica citata qui sopra penso che avrebbe dovuto pagare il ragazzo.
E lo dice un olandese che ha sposato un italiano.
18 giugno 2010 alle 20:21
Noi italiani quando invitiamo le ragazze al ristorante,piuttosto che farle pagare ,siMO disposti a farci castrare,ma a volte c’è l’eccezione che conferma la regola E non è il mio caso.
18 giugno 2010 alle 20:35
Secondo me la tua amica si è sposata un italiano….
In effetti gli olandesi sono piuttosto parsimoniosi, risparmiatori…..non esattamente tirchi. Però questo implica il fatto che si godono poco la vita.
Invece noi italiani ogni tanto ci permettiamo qualche lusso in più…della serie: si vive così poco e male che vale la pena di viziarci un po’da soli…..E di goderci i soldi fintanto che li abbiamo….
Per cui io rimango italiana; non butto via i soldi ma non li nascondo neppure sotto il materasso. Mi piace fare regali a tutti, viziare i miei figli, ogni tanto comprarmi un bel vestito. Insomma, godiamocela questa vita!
Spesso sento degli olandesi dire “io compro solo quello che mi serve”…BRRRRRRRR…che gelo! Mentre io compro ANCHE quello che non mi serve; e soprattutto godo nel vedere felici gli altri se faccio loro un regalo ( gradito! ).
Però se un uomo invita una donna al ristorante allora deve pagare lui!!!!! Lo dico anche a mio marito ogni volta che usciamo a cena ( volevo dire: LE POCHE VOLTE che usciamo a cena): “magari ti passo i soldi sotto il tavolo ma il gesto di pagare lo devi fare tu!!!! Nel mio paese si usa così! E ‘l’uomo che paga il conto”! Al limite te li ridò a casa…ah, ah….
Insomma, non possiamo fare TUTTO NOI; partorire i figli, allevarli, lavorare a casa e fuori casa, pulire, cucinare, stirare, fare le spese, accompagnare i figli a nuoto, a lezione di musica, farli studiare, seguirli di nascosto la prima volta che escono da soli…. organizzare il menage, chiamare l’idraulico, pagare l’idraulico..ecc. ecc.
E poi…pure pagare il conto al ristorante! Fra un po’ci crescerà anche la barba e i baffi e saremo a posto! Mentre il nostro uomo ci aspetterà a casa con le giarrettiere e il baby doll trasparente…
Comunque: belle discussioni, Sandrina! Ma dimmi la verità; se potessi tornare indietro ti risposeresti con un italiano???????
18 giugno 2010 alle 20:47
E’ vero che, quando io e mio marito andiamo mangiare in ristorante in Olanda con una coppia di amici olandesi, loro pensano che le spese saranno divise, invece mio marito (Italiano!) è sempre il primo ad aprire il suo portafoglio e loro ovviamente non si offendono. Finché un giorno ho detto basta. Quando è arrivato il conto ho chiesto gentilmente se potesse andare un attimo in bagno ;-). E loro non potevano fare altro che pagare!
18 giugno 2010 alle 20:54
Cara Cristina,
I tanti difetti dall’Italiano non ho specificato… perchè appunto sono TANTI… e spesso anche piu pesante di essere ‘solemente’ tirchio!!! Quindi oggi come oggi con tutta la mia esperienza… sono in dubio… che cosa risponderti…
19 giugno 2010 alle 02:10
@ Cristina: ma che male c’è a comprare solo quello che serve? Non mi sembra avarizia, quanto logica stringente…
Mi fa rabbrividire chi per godersi la vita si indebita come se i soldi non dovessero finire mai. Un po’ come ha fatto l’Italia per decenni e guarda come siamo messi!! E non credo che sia sempre l’uomo che DEVE pagare. Ma perchè? se entrambi lavorano, si offre una volta per uno. No?!… 
19 giugno 2010 alle 14:04
non dico che debba sempre pagare lui ma uno che ti si presenta al primo appuntamento e non solo non offre lui ma addirittura fa pagare te per entrambi perchè “ha il conto in rosso” (cosa che una volta a me è veramente successa :/ …immaginate se l’ho richiamato il tipo) sicuramente non fa una buona impressione.
Ok non buttare i soldi dalla finestra come fanno di solito gli italiani che se non cambiano una macchina all’anno e non hanno sempre il vestito all’ultima moda vanno in depressione ma spesso la tirchieria olandese arriva a livelli da “campo nomadi di Salone”.
Dai: non si può far vivere una famiglia di 4 persone in 15 mq solo per non perdere la stanza ad affitto popolare che il governo ti aveva assegnato 10 anni prima quando eri povero e single!!!
E non si tratta di un caso isolato visto che nel 2001 hanno dovuto fare addirittura una legge che costringeva le persone 6 mesi dopo la laurea a cercare una casa grande (pure se erano da sole) perchè c’era troppa gente che voleva per forza restare in stanze con servizi in comune fino a 40 anni con partner e figli.
19 giugno 2010 alle 14:18
Lucie e Giulia, sono d’accordo con voi.
Ma anche Rossana ha ragione, soprattutto quando dice che non ci si deve indebitare. E che non deve essere SEMPRE l’uomo a pagare. Anch’io ho sempre insistito per pagare la mia parte e per essere indipendente anche da mio marito.
Ma( come ho già scritto una volta), quando i miei bimbi erano piccoli ero sempre SOLO io che invitavo i loro compagni a mangiare da noi: mai una volta che venivano invitati loro dalle mamme olandesi a cena. Sempre DOPO cena. O dopo pranzo.
19 giugno 2010 alle 14:50
@Cristina, se allarghi il discorso, d’accordissimo con te
la mia insegnante di Olandese Alina (Olandese anche lei appunto) ammette tranquillamente l’indole risparmiosa degli olandesi. Anzi, ci ride anche su, considerando come si sono fatti fregare dalla famosa banca islandese. Mi chiedo anche se in Olanda sia usanza invitare a pranzo o a cena amici e non, trovarsi davanti al tavolo insieme, intendo. Certo, magari la delicatezza di ricambiare, anche con qualcosa d’altro che non sia un pranzo o cena…. 
19 giugno 2010 alle 14:53
riguardo all’indebitarsi dipende per cosa ci si indebita. Indebitarsi solo perchè si vuole il macchinone secondo me non ha senso. Fare un mutuo per potersi comprare una casa spaziosa dove far crescere bene i propri figli e non costringerli a stare ammassati in pochi mq solo per risparmiare invece mi sembra una cosa giusta. Soprattutto se uno i soldi per pagare il mutuo ce li ha (parlo di gente di 30-40 anni con un lavoro stabile, non di ragazzini precari che hanno appena finito gli studi).
Che poi non capisco cosa ci facciano con tutti i soldi che risparmiano…boh…
19 giugno 2010 alle 15:49
Penso che in molti casi non si tratta di essere si o no tirchio. In Olanda non è solito invitare persone a pranzo o a cena, ma sempre dopo. Infatti, la prima volta che sono stata invitata a casa di amici in Italia, ho trovato stranissimo di essere invitato per mangiare.
Trovo pero strano e non mi risulta nemmeno vero, che in Olanda per risparmiare rimangano a vivere in una stanza in 4. Per di più che, a chi non può pagare un affitto, lo stato olandese da un aiuto. Si chiama “huursubsidie”.
Poi per finire trovo che magari la prima volta che il ragazzo invita a cena una ragazza, per fare bella figura e buona impressione, paga lui. Ma se poi, una volta la coppia formata, e lui guadagna molto di meno o magari è ancora studente e lei ha un buon stipendio, trovo logico che non deve sempre pagare lui. Anzi, direi quasi il contrario.
Per questo gli olandesi (maschi e femmine) sono molto più realistici.
19 giugno 2010 alle 16:37
@ Lucie
Grazie Lucie! è sempre importante confrontarsi, si capiscono meglio le cose… ma quindi mangiare insieme, tra amici o conoscenti, non è tradizione in Olanda? Ma un invito a cena o a pranzo da conoscenti come viene visto?
Per il resto, adoro il pragmatismo olandese su tante faccende. Meno ‘parrucche’ e più praticità…
19 giugno 2010 alle 17:18
Non avendo tempo x leggere i vostri commenti mi limito semplicemente a dire questo…SEI TIRCHIO ? PEGGIO PER TE…! AHHHHH VALA’ ! CHE I SOLDI NON TE LI PORTI MICA DENTRO LA TOMBA !
19 giugno 2010 alle 17:30
Rosanna, è vero che in Olanda non è tradizione fra amici mangiare insieme in casa. Questo non vuol dire che non succede mai. P.es. io, che da molti anni vivo all’estero, cioè fuori Olanda, ogni volta che torno nel mio paese, la mia amica mi invito a casa sua ma sempre dopo cena. Poi, dopo cena ci sono tanti stuzzichini e bevande…. Se andiamo mangiare insieme è quasi sempre al ristorante, poi ognuno paga per se (quando riesco a convincere mio marito di non tirare subito fuori il suo portafoglio ;-)) Ma questo non è cattiveria della mia amica. Siamo (o devo quasi dire sono) abituati così.
19 giugno 2010 alle 17:37
@Cristina.
Scusami Cristina, ma lo trovi giusto che, quando paga la donna, deve passare i soldi di nascosto sotto il tavolo all’uomo? Non è un po’ ipocrita? Io, se fosse uomo, rifiuterei di accettare soldi sotto tavolo. Paga la donna in quell’occasione e basta. Mica è una vergogna. La prossima volta pagherà lui. E non credo che in Olanda qualcuno guarda male quando la donna tira fuori i soldi……
19 giugno 2010 alle 17:59
Lucie infatti pure a me sembra strana sta cosa: case popolari, huurtoeslag eppure vanno a vivere in 4 in una stanza. Eppure nel mio condominio ne ho diversi di casi del genere…e se nel 2001 hanno dovuto fare una legge apposta un motivo ci sarà sicuro…boh guarda…sarà che sono abituati troppo bene e quindi vogliono pagare ancora di meno? boh…
19 giugno 2010 alle 18:11
Sarà che sono via da parecchi anni, ma io non ho mai visto una situazione del genere. Ma Giulia, mica sono stranieri, tipo Turchi o Marocchini. Loro sono abituati di vivere in quel modo. Spero che nessuno mi da razzista adesso, non era nella mia intenzione ma so che loro spesso vivono così e per loro è anche normale. Ma gli olandesi? Spero proprio di no!
19 giugno 2010 alle 19:46
Hai ragione, Lucie,
a pensarci bene è un’ipocrisia passare i soldi sotto il tavolo ma all’inizio io mi sentivo a disagio a pagare IO, donna….Venivo da un’altra cultura e soprattutto da un’altra generazione…
Ora mi sono emancipata; e di questo devo ringraziare l’Olanda, perchè ho imparato la splendida sensazione di essere libera ANCHE economicamente, perchè non dipendo da nessuno. A casa si contribuisce in due.
Cari saluti
19 giugno 2010 alle 19:47
Piero, sei un vero signore!
Ma vai…….e ora OFFRI LA CENA A TUTTI I FANS DI BLOGOLANDA!!!!!!!
Ciaoooo
19 giugno 2010 alle 20:01
@ Danilo
Danilo, dimmi dove ce l’hai il tuo locale ad Amsterdam. La prossima volta che mi ci trovo, verrò prendere un bicchiere da te, magari con la mia famosa amica per farmelo pagare ;-)). Non ti garantisco pero che ti lascio 10 euro di mancia!
19 giugno 2010 alle 20:36
@ Lucie
Ben volentieri! Il mio locale si trova ad Amsterdam e trovi tutte le info qui per arrivarci: http//www.pinsas.com
Come dice qualcuno qui sopra, se lei guadagna di più è per loro logico che sia lei a pagare. Capitano pure (e non di rado) casi in cui lui non lavora quindi bada casa e figli mentre lei segue la carriera lavorativa
20 giugno 2010 alle 03:39
Danilo !! L’indirizzo del tuo locale ad Amsterdam dov’è..? Visto che a fine agosto vengo su per una settimana c’è caso che ti venga a trovare per mangiare una buona pizza….ehehehee
20 giugno 2010 alle 10:10
Piero affezionatissimo lettore.. non ti ricordi dell’articolo Pinsa’s, la prima scuola di pizzeria in Olanda che ho dedicato a Danilo ?
20 giugno 2010 alle 11:54
Fra’ hai visto l’orario di quando ho scritto il messaggio ? Ero appena tornato a casa da lavorare ( sabato notte x la cronaca uffi ! ) ehehehe…
21 giugno 2010 alle 10:31
Ussignur siamo passati da un estremo all’altro…

vorrei dire solo una cosetta a sfavore di noi donnine… quando ci comoda siamo emancipate e vogliamo ugual diritti e dover e quando ci comoda vogliamo che l’uomo sia uomo… ehehe… poveri sti ragazzi! per forza hanno tanta confusione in testa e non sanno come comportarsi con noi donne…
io sono sempre stata contro il femminismo, se Quello Lassù (per i credenti) e il Fato o chi altri (per i non credenti) ha creato uomo e donna differenti ci sarà stato un motivo???
allora perchè voler invertire o eguagliare i ruoli? lasciamo a noi donne partorire e agli uomini cacciare per sfamare la famiglia… e non prendetemi per una primitiva, perchè a casa mia questo funziona e da i suoi risultati…
invece per il risparmio ed essere parsimoniosi, il giusto non guasta mai, certo non fare il passo più lungo della gamba, ma ragazzi… una gonnellina in più, un rossetto o una pizza certo non mandano in tilt in badget familiare… e poi… aiuta magari a stringere il mese successivo…
ogni tanto farci un regalino ci aiuta nei momenti più difficoltosi, l’importante è che non diventi una mania lo shopping frenetivo!
e la mancia credo sia giusta lasciarla quando un cameriere ti tratta bene, o quando si mangia bene. è uno stimolo per tutti, per il ristorante a trattarti bene e per il cliente che ritorna ben volentieri e fa pubblciità.
però ci passa di acqua (olandese ;-)) sotto i ponti…. dall’essere tirchio e che una ragzza (per di più invitata da lui) debba pagare la sua parte!!!
quando ero giovane e insieme alle mie amiche andavamo a mangiare la pizza per forza ognuno pagava il suo, mica avevamo lo stipendio! ma ora che ci si vede regolarmente ogni tanto capita che una di noi almeno paghi il caffè, il dolce a tutte…
e nessuno ha lo stipendio dei politici!!!
21 giugno 2010 alle 10:55
@Emanuela
‘sta cosa del femminismo e contro femminismo ce l’abbiamo proprio nel sangue… Sai cos’è Emanuela? Nessuno qui dice che gli uomini sono uguali alle donne, ma le differenze che riguardano la loro ‘umanità’ non hanno niente a che fare con lo stereotipo del maschio cacciatore e donna partoriente. Questi (penso io) sono ruoli che la società si è data per organizzarsi, ma che con l’essenza di una persona possono anche centrare poco. Se fosse come dici tu, una donna senza uomo e figli non ha possibilità di essere serena. O tutte le donne sono realizzate e felici se fanno figli e hanno il maschio a fianco che le protegge. Emanuela, non è così! E parlo per le donne, perchè credo che anche un uomo, per temperamento e carattere, non debba per forza aderire alla convenzione dell’uomo macho. Insomma, (secondo me, eh…) credo che ognuno dovrebbe essere conspevole di quello che vuole e avere la possibilità di viverlo, senza che la propria esperienza debba diventare legge per gli altri… Quindi, a ognuno, il ruolo che vuole!
Ancora di meno, penso, che mi sento meno ‘donna’ se non ho voglia di farmi offrire una cena. Forse la femminilità è anche altro… 
21 giugno 2010 alle 11:10
no no Rossana, forse mi sono spiegata male.
hai perfettamente ragione, ognuno di noi della propria vita fa quello vuole, sposarsi fare figli stare single etc etc.
quello che volevo dire io è che c’è troppa confusione col fatto dell’avvento del femminismo. ci sono molte donne che vogliono questo e quello. si sentono femministe quando, purtroppo, vengono poco valorizzate al lavoro perchè donne ma vogliono anche che l’uomo sia tale.
insomma solo richieste e niente in cambio.
non voglio assolutamente fare di un erba un fascio, sto solo dicendo che questi uomini non sanno più come comportarsi di fronte ad una donna che vorrebbe essere come loro ma a volte cambia idea… e preferisce farsi coccolare e non dare coccole… tutto qua…
io ho una figlia di 3 anni e mezzo e per quasi due per problemi organizzativi ho dovuto occuparmi appieno della piccola, beh solo ora che ho un lavoro (anche se part-time) mi sento realizzata. amo mia figlia e il mio compagno, ma prima che facevo solo la mamma e compagna non mi sentivo bene al 100%. ora faccio + sacrifici ma sto bene anche con la testa oltre che col cuore.
sono per la libertà assolutain tutte le sue forme,basta che non vada a discapito deòla libertà altrui. e per confermarti ciò ti posso dire che convivo e nel paesello friulano dove vivo, sono additata per quella che non è sposata, che non va in chiesa e le “babe” (pettegole) continuano a dire che madre sono e che esempio do a mia figlia!!! e io ci rido sopra, perchè io che non sono sposata, ogni mattina scelgo di stare col mio compagno, non lo tradisco e ci vivo serena e so che un domani se non andremo d’accordo ognuno andrà per la propria strada; invece quelli sposati dopo 3 anni si separano e si scannano per i soldi in comune!!!
scusate il lungo commento, ma volevo essere chiara.
ripeto non sono una primitiva ma una persona molto aperta, anche al diverso
21 giugno 2010 alle 11:46
D’accordissimo con te! anche a me fanno un po’ tristezza le persone che pensano di essere libere mentre sono schiave delle proprie frustazioni…
capita in effetti, quando si cerca di rompere equilibri e ci si deve reinventare, qualcuno non cambia veramente, si imprigiona in una nuova gabbia…
alla faccia del nord Italia ultracivile, ahahahah
Leggendo il tuo post, mi vien da ridere pensando che abiti in Friuli e vieni additata come una poco di buono perchè convivi!!
21 giugno 2010 alle 12:00
In effetti si associa nord Italia a cosa? Milano! grosse città industrializzate. Niente di più vero! il nord Italia è un insieme di realtà, vai in Trentino e vedrai se non sono peggio come mentalità oppure in Valle d’Aosta, più a nord di quella


la civiltà si trova dappertutto e da nessuna parte, siamo noi cittadini, sia di città che di campagna a fare il posto dove viviamo
è sempre facile e si torna al solito discorso, chiedere diritti senza troppi doveri
Il tuo nome invece mi ricorda una bellissima vacanza che ho fatto in Calabria, a Rossano, ossia lì vicino sul mare, Lido Sant’Angelo, dove ho conosciuto una coppia proprietaria di un campeggio e che mi ha scorazzato nei posti più belli e meno conosciuti della zona… che belle le vacanze… sarà che manca poco, sarà che amo l’estate ma che gran voglia di FERIE!!!
21 giugno 2010 alle 13:04
Grandissima Emanuela!! ti quoto all’infinito!!!
22 giugno 2010 alle 09:52
grazie mi fai arrossire… ehehe…
22 giugno 2010 alle 20:06
Emanuela: se lasciassi me a occuparmi di un ipotetica prole arriverebbero i servizi sociali a casa dopo 2 giorni a levarmi i figli XDXD non tutte le donne sono adatte a prendersi cura dei figli come non tutti gli uomini sono adatti a “cacciare”. Un merito del femminismo è stato di concedere a uomini e donne di poter scegliere il ruolo più opportuno a seconda della loro personalità e delle loro inclinazioni. L’importante è che in una famiglia almeno uno dei due genitori sia molto portato per prendersi cura dei figli. Se è più il padre o la madre non importa, basta che i figli ricevano amore e attenzioni e non abbiano genitori che se ne fregano e sfornano figli solo perchè la società glielo impone.
Poi l’estremismo femminista non piace nemmeno a me visto che comunque spinge le persone a comportarsi secondo un modello precostituito (come il maschilismo) e non secondo le proprie inclinazioni.
23 giugno 2010 alle 09:18
Esatto Giulia, sono d’accordo con te. ho un’amica che è in crisi col marito (sposati da 10 anni e fino all’altro ieri sembravano una coppia PERFETTA) perchè lui ora vorrebbe un figlio (entrambi hanno 35 anni) e lei invece ancora non se la sente perchè dice che ha trovato da poco lavoro dopo aver faticato prima con gli studi e poi con il praticantato ed ora è arrivato il suo momento di riscatto, pertanto non vorrebbe rovinare tutto con la gravidanza.
Lui è irremovibile e ogni giorno tira fuori il discorso. una sera me la sono trovata a casa mia piangendo con una solo domanda che le continua a frullare per la testa: “ma perchè non mi capisce?”
anch’io credevo di non essere adatta, ma poi l’istinto esce, ma posso capire che non tutti magari vogliono anche rischiare.
sai però cosa ti dico? che se potessi tornare indietro (sottolineo che amo alla follia mia figlia) forse per egoismo o chissà che altro, ma non farei figli, la vita è meno faticosa e meno impegnativa…non hai vaccini, corsi di nuoto, malattie, scuola, e il tempo per me sai quando lo trovo? QUASI MAI!
Altrimenti devo delegare i nonni che fanno più male che bene coi nipoti perchè non si ricordano più di essere stati genitori e STRAVIZIANO i nipoti fino allo schifo!
allora per un quieto vivere, per un amore sfrenato per i viaggi (ma che per fortuna ce l’ha anche Giulia-mia figlia che si adatta a tutto purchè abbia il sedere in amcchina…), per una mezz’ora di buona lettura per un lavoro che mi appaghi, insomma credo proprio per un mio egoismo, non farei più figli!
pertanto capisco benissimo la decisione di certe donne….la capisco SUPER BENISSIMO!
23 giugno 2010 alle 23:23
Se uno antepone la carriera a un figlio….può aver faticato anche sette camice ,tutto quel che si voglia ,ma la persona la sintetizzo con una sola parola. EGOISTA !
Ma perchè non lo fate a 44 anni come Monica Bellucci…..! poi quando vostro figlio avrà 30 anni e caso mai avrà bisogno di voi….voi sarete già vecchie e con un piede nella tomba…
Io la penso così…in questo caso ,come quella tizia è solo ed esclusivamente un’egoista …ed è meglio che non faccia figli,se la pensa così…almeno evita un giorno di far soffrire il figlio o figlia..
Questa è la mia opinione e ovviamente con queste parole non intendo offendere nessuno .
23 giugno 2010 alle 23:39
@Piero non vorrai offendere nessuno, ma… dai dell’egoista a una donna solo perchè non vuole avere figli, come se il fatto di averne fosse un obbligo per essere considerate ‘brave’ donne. Una provocazione: se una donna antepone la carriera al figlio è una egoista, se un uomo antepone la carriera alla famiglia e ai figli… cos’è?…
23 giugno 2010 alle 23:47
Ribadisco la cosa IO NON VOGLIO OFFENDERE NESSUNO ! dico solo che se dovessi scegliere tra un figlio e il lavoro,IO so già cosa sceglierei senza ombra di dubbio… posso anche avere fatto lo sguattero x 10 anni e vedermi offrire 100mila Eu al mese x il lavoro della vita ,quello sempre sognato ,ma la mia scelta serebbe sempre quella…IL FIGLIO.
I figli sono un bene prezioso e averne l’opportunità e non farlo si è solo egoisti….capirei se uno è nulla tenente,non ha possibilità economiche x una famiglia ,non è in grado di averne uno proprio ( ma esiste l’adozione ) …allora capirei,ma nel 2010 esiste “la maternita ” …il part time ” … ce ne sono di soluzioni…è che oggigiorno si antepone la carriera alla famiglia….complimenti e poi uno si meraviglia che in talia non si fanno figli e che nelle scuole ci sono più bambini stranieri che italiani….almeno loro conservano ancora certi valori…
24 giugno 2010 alle 00:02
Ecco TU faresti questo, altre persone no, non per questo puoi pensare che sia egoismo: non ti è nemmeno passato per la testa che i motivi possano essere anche altri, nascosti dal ‘problema’ lavoro. Probabilmente una nascita è qualcosa che matura in una coppia, quando è il momento.
Non so a chi fai i complimenti…, ma io sto molto attenta a giudicare le scelte altrui in merito alla paternità/maternità anche perchè non credo che i figli si mettano al mondo per ‘altruismo’. Almeno spero, perchè sono d’accordo con te: i bambini sono preziosi.
24 giugno 2010 alle 00:14
@Rossana cerco di farmi capire meglio,visto che il mio italiano lascia un po’ a desiderare ( sono solo un semplice e comune operaio e non un laurato in lingue. )
Alla domanda del marito per allargare la famiglia,lei ha dei dubbi legati al proprio lavoro ,xchè ha appena cominciato la “sua carriera “…e non per motivi legati a salute..sterilità e quant’altro. uno che vede la cosa al di fuori che cosa può pensare ?
Che per lei è più importante la carriera che la famiglia…quindi che cos’è secondo te?
Poi se prima di avere un lavoro “fisso ” si è dovuta sacrificare ora che ne ha la possibilità che cosa aspetta?
Alla fine che cosa pensa di ottenere da tutto questo? forse avrà da una bella carriera nel suo lavoro,ma che con tutta probabilità la porterà a un divorzio ,se non a un bel paio di corna se gli va bene e se proprio proprio gli andrà bene,si conserverà il marito che con tutta provabilità , la odierà per tutta la vita e tutto questo perchè ? Perchè non vuole avere un figlio per non buttare all’aria la carriera a scapito di anni di magoni sul lavoro? ma dai….! spero per lei che ne sia valsala pena ..io la penso così,può piacere o no,ma wuesta è un mia opinione condivisibile o no…
24 giugno 2010 alle 00:30
@
Piero, intanto ‘chissenefrega’ delle lauree, evviva le idee e le teste pensanti!!
La tua prima domanda: cos’è secondo me? E’ una donna che ha dei desideri, che forse non coincidono con il tuo ideale di donna. Forse dovrà confrontarsi a fondo con suo marito e insieme capire in quale direzione vogliono andare insieme, perchè sia da una parte che dall’altra si rischia di creare grosse fratture nella loro coppia. Perchè per me stanno toppando entrambi: lui legitttimo desiderio di figli, ma ci si può svegliare un giorno dopo 10 anni e ‘imporlo’? lei, legitttimo desiderio di valutare il momento, perchè rispetto ad un uomo sai bene che le cose sono diverse, non solo sul lavoro, ma per farsi capire a volte bisogna cercare di capire… Vabbeh.
La tua seconda domanda: cosa otterrà? spero che ottenga quello che lei vuole veramente e che la renda felice, in un modo o nell’altro, non vedo perchè debba essere un divorzio. Perchè Piero, non vorrai mica dirmi che fare un figlio è la garanzia per la salvezza del matrimonio…. vero??
24 giugno 2010 alle 00:39
Sarebbe un errore fare dei figli x salvare un matrimonio…pessima idea..soprattutto per il figlio/a…
Penso solo che davanti a una cosa del genere un marito si senta frastornato e …sì dopo 10 anni è da pirla venirsene con un figlio,ma c’è da chiedersi anche se 10 anni prima la cosa era fattibile x tutti e due ( io penso di no…)
Io ad esempio a 25 anni avevo in mente solo 2 cose..gli amici e il divertimento…e sì ! la ragazza c’era ,ma non certo pensavo certo al matrimonio e alla famiglia.a 25 anni..
Comunque non vorrei essere nei panni di lei qualora decidesse per la carriera….da una parte la carriera e dall’altra un marito insoddisfatto x non potere avere un figlio…MA CHISSA’ COME ANDRA’ A FINIRE !
24 giugno 2010 alle 01:02
si Piero però magari non è solo la carriera il motivo (al limite potrebbe essere il marito a scegliere un lavoro part-time e occuparsi del figlio visto che lo vuole tanto). Magari la signora sa che sarebbe una pessima madre e vuole risparmiare al figlio tante sofferenze inutili.
Scusa secondo te è piu egoista una coppia che essendo perfettamente conscia di non essere adatta al ruolo di genitore decide di non avere figli o una coppia che fa figli ma poi i genitori non hanno un briciolo di cervello, se ne sbattono dei figli, tornano a casa ubriachi tutte le sere e se vedono i figli li picchiano e li maltrattano?
Sai qui in Olanda quanti ragazzini diventano delinquenti di strada perchè i genitori hanno fatto 10 figli solo per fregarsi i sussidi dello stato e poi se ne sbattono altamente di loro e della loro educazione?
Piero: io sinceramente preferirei un marito che mi pianta piuttosto che un figlio in galera o che diventa un drogato che vive sotto un ponte perchè non ha ricevuto nessuna attenzione e nessuna educazione in quanto figlio non voluto.
24 giugno 2010 alle 09:51
@Giulia il tuo discorso non fa una piega,ma nel caso di quella signora la questione è riguardante solo il suo lavoro….ed è ben specificata la cosa….
Cito…. ” lei invece ancora non se la sente perchè dice che ha trovato da poco lavoro dopo aver faticato prima con gli studi e poi con il praticantato ed ora è arrivato il suo momento di riscatto, pertanto non vorrebbe rovinare tutto con la gravidanza. ”
Più chiaro di così…
Non dice per esempio che… non lo voglio fare, perchè sono una pessima madre… non saprei gestire la cosa…ecc.ecc.
NON VUOLE UN FIGLIO X NON ROVINARSI LA CARRIERA APPENA COSTRUITA ED E’ ARRIVATO IL SUO MOMENTO DI RISCATTO…
Ma forse ho letto male io… e comunque sono affari suoi…
Tutto sommato si è già andato oltre ,è meglio parlare di Olanda.
P.s. tra un po’ se non sbaglio c’è il faschion ad Amsterdam ai primi di Luglio.
24 giugno 2010 alle 10:51
Mannaggia qui si è innescata una bomba! hehehe
@Piero: tu sarai anche un ragazzo meraviglioso che ha come scopo avere un figlio e forse sicuramente potresti (se già non lo sei) essere un padre meraviglioso e presente, magari decidere anche di andare in “paternità”. però, purtroppo, non fai parte della maggioranza! certo ora i papà cambiano i pannolini, li lavano, li nutrono, ma mi dispiace dirlo, mamma è sempre mamma a meno che non sia una disgraziata! pertanto, il più grosso peso lo porta la donna e se questa donna non se la sente non si può certo biasimare o condannare perchè egoista
@Rossana: hai perfettamente ragione, un figlio non è certo la salvezza ma in moltissimi casi è lo sfascio di un matrimonio! perchè per quanto la coppia possa essere solida, per esperienza personale, posso dire che è DURISSIMA i primi periodi e se non c’è comprensione non si va da nessuna parte. se poi una donna, diciamo costretta a fare figli per compiacere il proprio compagno, allora è la fine del tutto! perchè si sentirà doppiamente frustrata….
@Giulia: non solo in Olanda i bambini così piccoli diventano delinquenti, anche in Italia. e ho letto di una statistica dove l’abuso di alcool è in aumento tra i bambini AL DI SOTTO (e lo sottolineo AL DI SOTTO) dei 10 anni!!!
e non ditemi che un genitore, se presente, non si accorge che il proprio figlio torna a casa ubriaco!!! è solo una scusa bella e buona!
facciamo fare i figli a chi se lo sente senza incolpare nessuno… un figlio va amato ancora prima che nasca e va cercato da entrambi i genitori e non da uno solo….
24 giugno 2010 alle 11:12
Scusami Giulia,
chi ne fa 10 figli per prendere i sussidi statali di certo non sono gli olandesi!
In generale sono + d’accordo con Piero. Se ognuno pensa come la signora carrierista fra poco ci saranno solo persone anziane (o d’origine straniere visto che loro fanno figli).
Ovviamente ogni persona è libera di fare le sue scelte. Ma credo che è più importante discutere dell’argomento prima del matrimonio e non dopo!
Poi per combinare lavoro e figli, i soluzioni ci sono sempre, non deve essere il motivo principale.
E di certo non si può dire di essere una cattiva madre chi non la è mai stata.
24 giugno 2010 alle 13:48
@Emanuela ehehehhe hai sganciato una bella atomica
chissà se in Olanda i papà sono un po’ più collaborativi, anche se in Italia mi sembra che le cose stiano lentamente cambiando, bisogna ammetterlo.
@ Lucie vero vero, bisognerebbe parlare prima… in effetti, mi sembra molto strano che ci siano coppie che non affrontino questi discorsi ‘prima’ appunto. Poi è anche vero che le cose posso cambiare col tempo, bisogna parlarsi, forse?… Però se si fanno meno figli adesso, un motivo ci sarà, non credo possa essere imputabile all’egoismo femminile, ma al mondo che è cambiato in generale. Ognuno risponde a sè stesso, è difficile giudicare dall’esterno.
@ Giulia d’accordo con te, sarebbe bene cominciare a sfatare questa bufala dell’istinto ‘materno’ pro-figliolanza. L’istinto materno/paterno è una fase chimica che vive il corpo della donna dopo il parto, e che può vivere anche il padre se viene ‘coinvolto’ attivamente durante il parto, relativo al ‘sentire’ il proprio figlio. Tutti hanno questo istinto ma si attiva solo se una persona vive questa esperienza. Per il resto, pro-nascite, ci sono i condizionamenti sociali (una donna è una donna se è mamma) ma anche la libera scelta di una coppia che sente la voglia, la volontà di avere un figlio e a volte anche il caso… Però.. hai davvero visto famiglie di Olandesi con 10 FIGLI???
25 giugno 2010 alle 09:27
ehehe Rossana lo immagino quanto polverone ma ho detto una parte di verità, i papà si stanno facendo avanti ma mai come le mamme e mai, secondo me e a parte qualche caso limitato, potranno sostituirsi al 100% alla mamma…
a meno chè non sia quel trans americano che si è fatto uomo ma si è fatto lasciare gli organi genitali femminili. bel casino a quei poveri figli quando saranno in grado capire… ma cosa racconteranno ai loro figli come sono nati e da chi?…
29 giugno 2010 alle 22:24
Gli stati rispecchiano spesso i pregi e i difetti dei propri cittadini.
Gli olandesi saranno anche “tirchi” in confronto agli italiani, ma chi é che ha il terzo piú grande debito pubblico al mondo (e ancora non sa come fará a pagarlo)?
Meglio essere “molto parsimoniosi” oppure spendere anche quello che non si ha?
28 novembre 2013 alle 10:13
Piero: tu che sei un uomo, la fai facile. Noi donne se vogliamo fare carriera dobbiamo faticare di più, ma tu questo non puoi capirlo. Poi, nel caso specifico della signora di qui state parlando, si tratta di PRATICANTATO. Ovvero anni di sacrifici e senza vedere nemmeno un centesimo. Dopo questo periodo di sacrifici finalmente arriva una possibilità concreta e una persona, secondo te, deve piantar lì tutto? E non è solo una questione di soldi, ma anche di tempo ed energie investite in quel progetto.
Secondo me, se tu fossi al suo posto non molleresti. Non lo farebbe nessuno.