Niewmarkt, una Disneyland tutta particolare

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

tu vo fa l’americano” canta la canzone che esce dai locali gay che si affacciano sui vicoli di questa parte di porto, buia, quasi claustrofobica, che puzza di acqua salmastra, ganja , anatra laccata, sesso…..

I turisti la attraversano in processione….. Schernendosi …..Schernendosi per educazione,
….gli italiani ci vanno subito dopo aver lasciato le valige in albergo e prima di buttassi in un cofeeshop per fumare di tutto…. Ma ci vanno, dicono, “per vedere gli altri che ci vanno”…fattostà che fra questi vicoli, ci sono negozi con le luci rosse che fin dal mattino espongono bellissime ragazze di ogni parte del mondo che attendono i clienti….e molti sono anche italiani1
Dalle case di appuntamento ai locali di spogliarello e lap-dance, dai gay bar ai cinema, dai negozi di video hardcore ai sex-shop, per arrivare fino ai musei: una vera e propria ‘Disneyland del sesso’ sempre affollata di turisti.
In Olanda la prostituzione è legale dal 1815, e dal 1996 è tassata dal Governo olandese: secondo gli italiani, comunque educati in maniera cattolica,manca equilibrio nel giogo della bilancia del senso di colpa e del sesso a pagamento se la cosa e’ autorizzata, lecita, legale, se e’ una attività di cui si riconosce il ruolo finanziario… Ma questa è la visione italiana, la prostuzione in questa città è un servizio inaliienabile, che non ha senso non controllare, nell’economia di un porto, sopratutto di un porto, dove i marinai per definizione sono in astinenza di tutto da mesi e vogliono tutto, per recuperare la loro umanità…
Le puttana della via Prè….a Genova, non sono che la versione cattolica delle Prostitute nelle Red Light Street di Amsterdam.
Ultimamente, gli abitanti di quei quartieri “a luci rosse” vorrebbero allontanarle perchè tutto il vai e vieni svalorizza questo bellissimo quartiere storico, e sopratutto il valore degli immobili.E così pensano e chiedono di trasferirle altrove; ma rimango perplessa: non conosco un porto dove si prende l’ autobus per farsi una scopata….
Ho come la sensazione che per certi versi anche gli olandesi si sentano in mezzo ad un guado e stiano pensando a come uscirne… Sanno che bisogna cambiare e son pronti a farlo, certo però che se lo faranno ascoltando solo il polso della finanza commetteranno qualche errore, perchè la finanza di questi tempi è come impazzita… Non è quel luogo di scambi di valori dove le persone cercano di fare affari funzionali …è un campo di battaglia…..

Per far capire la logicità di questa città di mare, alle spalle del quartiere che fornisce i servizi primordiali, c’è il tempio del denaro….il Palazzo della Borsa; difatti la seconda tappa logica di una nave che sbarca è, dopo aver fatto rifocillare i suoi marinai, quella di mettere all’ asta le merci, al palazzo della Borsa di Amsterdam.
Beurs van Berlage -la borsa del commercio olandese-, progettata e costruita a partire dal 1895 dall’architetto di origine svizzera Hendrik Petrus Berlage. e’ un tempio, il fortino dell ‘ economia, che si erige alle spalle del quartiere a luci rosse… e che “trasforma” le merci che, seguendo la regola della domanda offerta, vengono quotate e vendute, e da cose si trasformano in denaro…diventano la pietra angolare dell’econoimia….
Seguendo il DamRak, il corso centrale, ubicate dietro a questa imponente architettura, logicamente ci sono le banche, che tutt’ ora finanziano gli armatori, e,al termine dela strada, si giunge nel ” gomito d’ oro” dove risiedevano mercanti e armatori, e dove c’ erano le stive…insomma: un perfetto microcosmo…
Faccio fatica a pensare che si possa alienare questo percorso logico di mare-terra, merci-denaro-stive piene che si svuotano e si riempiono……

Tutte queste creature animate, camminano, pedalano, mangiano, suonano, scavano
col martello pneumatico, trasportano la spazzatura, guidano i tram e le carrozze , passeggiano, spendono e di nuovo entrano nei negozi e comperano panini, polpette, pizza, spaghetti, hamburger spiedini, gamberi arrosto, merluzzo fritto e poi mangiano attendendo che scatti il semaforo verde…. Mangiano bevono telefonano, parlano e stanno in silenzio muovendosi ; sono in movimento anche quando sembrano seduti in una panchina- poiche’ anche quella e’ solo una delle tante soste…. Che spezza il movimento del singolo mentre intorno tutto gira….
sembra uno scenario che rappresenta la versione moderna della vita in un ambiente paradisiaco, la stessa suggestione che prende osservando i documentari degli animali che vivono nei grandi parchi: si scorge una immobilita’ dinamica, come se l’ occhio leggesse nel movimento di ciascun animale e della catena alimentare la conferma che l’evoluzione non e’ avvertibile in una sola generazione, la cosa ridimensiona i pensieri, ci fa fare qualche riflessione in merito al concetto di perfezione..difatti , ragionando e guardando i filmati, nei parchi tutto nasce, cresce e muore costantemente….sono due concetti opposti che risultano inalienabili….ciclo biologico rapido e lungo…..
Amsterdam sembra un paradiso terrestre, visto con questa suggestione, si muove tutto…vorticosamente, e proprio questo fa sentire al riparo, a casa…..nella pace.

E intanto nella piazza il gruppo di ballerini di hip hip acrobatico si esibisce come un anno fa….anche loro vivono ad Amsterdam.

Ecco lo slideshow.

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

Niewmarkt, la Chinatown di Amsterdam

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