Un’attrazione rimasto identico nel corso dei secoli
Quello che in passato era un momento commerciale importante, attualmente, è diventato un’attrazione ove si mescolano rituali talmente reiterati nei secoli da divenire quasi un mantra gioioso, al quale partecipano anche migliaia di turisti; difatti quello che un visitatore vede è proprio un rito che è rimasto pressochè identico nel corso di molti secoli, scavalcando il nuovo millennio con una disinvoltura che quasi rassicura.
Le guide sostengono che questo ormai sia uno show, quasi a voler calmare i malumori dei turisti in cerca di cose autentiche e che quindi si insospettiscono subito di fronte al “troppo autentico”… . eppure non è soltanto questo…..quello che sembra svolgersi in un teatrino…e che invece è un gioco, e dietro al gioco c’è la festa che si ripete da secoli,…a me sembra il momento in cui l’uomo dichiara la sua identità; identità di infaticabili contadini e allevatori, che ora come allora ripetono il loro mestiere, il loro scopo: già cinque secoli fa portavano le loro belle forme di formaggio al mercato con i loro vestiti di festa.. E poiché quella giornata aveva un senso enorme, dopo una settimana trascorsa a mungere mucche e controllare che l’ acqua venisse pompata correttamente fuori dagli acquitrini salmastri e poi che vi pascolassero le mucche a fertilizzare la terra e infine dopo essersi nutriti di terra paludosa attraversata con solo zoccoli di legno ai piedi, e essersi sfamati di formaggio e latte, prodotto dalle mucche, quasi tutte bellissime frisone, e di riuscire a creare un ambiente vivibile paradisiaco col solo aiuto del vento, che non costa nulla,( che a ben vedere sembra la bella idea appassionante di poter fare imprese prodigise col consenso della natura, senza dover farle male, e che la natura regala…. e Che li ha ugualmente ispirati ad attraversare gli oceani, col solo vento come alleato e la loro grande disciplina)
Ebbene: fin dal milleeseicento gli abitanti del polder sanno che il polder esiste grazie a loro….. Grazie a loro come a quelli che vi hanno vissuto prima e che gli hanno donato questa grande responsabilitaà;
…e, così, indietro di generazioni, anche quelle, come ora, dopo aver trascoso sei giorni col vento e la pioggia che punge la faccia…si dedicavano una giornata al mercato a portare il frutto del lavoro, venderlo, mostrarsi con i cappelli con i colori della propria provincia, far suonare le campane e bersi una birra… è il modo di tornare uomini..e non c’è nessun motivo di rinunciare ad una giornata in questo modo…
“lo show” è per chi ha perso la direzione…questa commedia è un rito che aiuta a stare insieme con passione, fraternità e sfida, un rito affrontato da loro con devozione strenua, e giustamente, con il divertimento finale…….
La zona a nord di Amsterdam è bellissima, a mio giudizio fra le più belle di quelle olandesi…. è stata una nuova scoperta tornare a visitare quelle campagne e osservare il sistema dei mulini, conservati e tutt’oggi visitabili anche all’interno. Le zone di palude bonificate sono bellissime…lussureggianti e piene di vita
Non c’ e’ niente da fare: la natura, in queste terre emerse da non più di 400 anni , ha la forza, la potenza e la dolcezza della natura giovane… sembra quella descritta nei testi quando narrano l’inizio …la creazione..quì vedo una natura che prende le misure fra un canale e un argine, tappezzata di canneti, laghi, grano e ampi prati dove pascolano tante mucche tranquille, cavalli con puledri, capre lungo i bordi dell’ acqua, pecore che vengono radunate da cani che le inseguono festosi.. E poi gli specchi d’ acqua sono un vero ecosistema nell’ecosistema..
pesci gamberi anfibi …sotto ci deve essere di tutto se sono così popolati da anatre, oche, folaghe, beccacce…aironi e garzette.
Ecco lo slideshow.
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