La Casa come una fortezza

Sandrina Liguori-Krijger

Sandrina in questo articolo mette in rilievo le differenze di comportamento tra italiani e olandesi nel vivere in una casa.. perchè gli italiani hanno tutto questo timore verso gli sconosciuti ? Perchè gli olandesi invece non hanno problemi a lasciare aperte le tende anche difronte a curiosi che potrebbero vedere all’interno delle loro abitazioni ? I neerlandesi si immedesimano nelle difficoltà di linguaggio e comunicazione degli stranieri.. gli italiani forse sono meno disponibili nel fare questo ?

C’è una grande differenza tra le case Olandesi e quelle Italiane. Gli Italiani si costruiscono una casa come una fortezza: finestre piccole, muri spessi, spesso recinzioni attorno alla casa. Poi verso sera chiudono le finestre, le persiane e alcune case hanno persino anche le sbarre.

Da noi in Olanda invece più grandi sono le finestre e migliori sono. Noi vogliamo luce nella casa! Per proteggerci dal sole abbiamo una tenda da sole (quando il sole c’è!). Verso sera, sull’imbrunire è bello passeggiare perchè si riesce a guardare all’interno delle case. Ogni finestra racconta la sua storia. Quando arrivò mia suocera per la prima volta in Olanda, fieri della nostra casa volevamo fargliela vedere ma rimanemmo delusi quando la prima cosa che ci disse fu che non le piaceva proprio perchè c‘erano tutte queste vetrate……..

Mi ricordo ancora quando ho soggiornato in Calabria e veniva qualcuno all’ímprovviso a casa. La mamma sembrava quasi allarmata, voleva sapere chi fosse, cosa volesse e facesse. C’è una sfiducia verso uno sconosciuto, forse per la malavità nel sud Italia ? Questo non lo so….

Credo che non ci sia un un popolo come gli Olandesi che quando incontra uno straniero fa tutto il possibile perchè questi si senta a suo agio, l’olandese le prova tutte per dialogare e parlare la sua lingua.

Se è tedesco proviamo a parlare tedesco. Se è inglese proviamo a parlare inglese. Se è italiano proviamo a parlare italiano…. Se conosciamo solo due parole, le usiamo, facciamo di tutto per farci capire. Forse accade questo anche perchè sin dall’antichità gli Olandesi hanno sempre navigavato in tutto il mondo per commerciare dei prodotti e conquistare nuove terre. Per questo eravamo costretti a parlare diverse lingue perchè avevamo a che fare con diversi popoli.

In Italia di solito ragionano in modo diverso, sono piÙ sciovinisti. Se ti trovi nel loro Paese allora dovresti cercare di adattarti a loro. Tu straniero dovresti cercare di sforzarti di parlare Italiano perchè sei in Italia. Agli italiani sembra quasi scortese rivolgersi in altra lingua se sei straniero.. almeno questa è la mia impressione

Sandrina Liguori-Krijger
(un’ olandese sposata ad un italiano)

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25 Commenti a “La Casa come una fortezza”

  1. Francesca Scrive:

    Ciao! leggo sempre con molto interesse i tuoi post, adoro l’Olanda! volevo però chiederti una cosa… in teoria non è corretto guardare all’interno delle case… no? un olandese potrebbe pure infastidirsi se qualcuno si ferma davanti alle sue finestre…. no?
    mi ricordo quando sono venuta ad Amsterdam avevamo preso un appartamento a piano terra con una vetrata gigante…. mai nessuno ha guardato dentro, tranne coloro che erano visibilmente turisti… (con macchine fotografiche al seguito).

  2. Maurizio Scrive:

    Esistono sicuramente delle grosse differenze culturali: gli olandesi da sempre sono stati navigatori e commercianti in costante contattato con paesi e genti diverse. Gli italiani al contrario sono fieri della proprio storia (l’Antica Roma) e del proprio campanile…è pure vero che la criminalità in Italia (in tutte le zone, la nord come al sud) è sempre in agguato.

    L’ialiano poi per natura è diffidente, ma una volta entrato in confidenza ( e questo soprattutto al sud) è capace di grandissimi gesti di generosità.

    Su una cosa Sandrina ha totalmente ragione: gli italiani non conoscono le lingue straniere. Parlano poco è male la stessa lingua italiana e usano molto più frequentemente il dialetto.

  3. Emanuela Scrive:

    non è tutto vero quello che è scritto nell’articolo.
    prima di tutto non è vero che l’italiano non si adegua alle lingue altrui: basta andare in un luogo di mare p in una città d’arte e lì si parlano una infinità di lingue. io sono nata in un paese di mare vicino a Venezia e si masticava italiano, dialetto e tedesco perchè quella zona è piena, ora ci si sta adeguando anche all’inglese e francese.
    sono casomai gli inglesi che non vogliono imparare altre lingue perchè la loro è internazionale e per di più se sbagli un po’ pronuncia fanno finta di non capirti.
    invece per quanto riguarda la tipologia di case anche qui tutto dipende da dove uno vive: nei paesetti piccoli e soprattutto di montagna si chiudono presto le finestre per il freddo/caldo inverno/estate. nelle grandi città perchè c’è caos ed inquinamento.
    la paura della porta aperta è solo nelle grandi città, d’altronde con tutta la delinquenza che c’è in giro, neppure con la porta chiusa a doppia serratura sei sicuro…
    nei paesi invece c’è ancora chi tiene la porta aperta, ma faccio una domanda: “quanto ci si può fidare del nero che viene a venderti i calzini?” a me è successo un’episodio che mi ha veramente spaventata: abitavo ancora in condominio, mi suonano alla porta ed apro senza chiedere chi è perchè convinta che fosse mia mamma andata dal vicino di casa, invece mi trovo un nero alto e grosso che mi chiede di comprare qualcosa. no non voglio. e lui mi dice che se gli compro qualcosa coi soldi lui può mangiare perchè ha fame. beh, gli rispondo se vuoi ti do un panino che ho appena comprato fresco. no voglio soldi. e mi mette il piede in modo che io non posso chiudere la porta. beh ragazzi ne ho presa tanta che gli ho risposto a voce altissima che se non se ne andava mi mettevo a urlare e che non si facesse più vivo perchè avrei chiamato i carabinieri. se ne è andato.
    mi è andata bene, ma a quante non va bene?
    pertanto è l’esperienza che ci fa assumere degli atteggiamenti di chiusura verso certe persone.
    e poi diciamo anche la verità: a me certamente non piace che qualche curiosone veda quello che sto facendo in casa mia, come sono vestita e cosa sto mangiando, in fin dei conti un po’ di privacy almeno in casa propria ci vuole, siamo ripresi con le telecamere dappertutto ci manca solo il giapponese con la macchina fotografica a farci la foto quando usciamo dalla doccia…. allora siamo fritti….

  4. Giorgetto Scrive:

    Cara Sandrina,
    concordo con Manuela solo per la prima parte del suo commento , ma vorrei aggiungere che mi pare che la cultura delle finestre senza tende sia anche da attrubuire ad un bisogno che hanno gli olandesi di far vedere a tuttti quanto casa loro è una casa a posto, rispettabile, pulita e che non hanno niete da nascondere.

  5. Lilli Scrive:

    Concordo con Giorgetto… e specifico… l’abitudine olandese di tenere le tende aperte e’ anche da attribuire al loro background religioso, cosi’ come le camere da letto piccole e un’unica grande sala-soggiorno. Le famiglie passavano le giornate nella sala con le tende aperte in modo che ognuno potesse controllare che si comportassero da buoni protestanti, senza nascondere nulla.
    E comunque, ormai quando arriva sera le tende le chiudono anche loro.

  6. Joop Scrive:

    Molto interessante la parte sulle tende e sulle “vetrate”, a mio modo di vedere hai analizzato bene la differenza tra le 2 culture. Mi sento un pochino più scettico per quanto riguarda il modo di vedere le persone in Italia e in Olanda.
    Trovo abbastanza stereotipato il termine “sciovinista”. Potrei accostare a noi olandesi un paio di termini come koude kikkers o kaaskoppen che mi sono balenati per la testa spesso trattando con i miei amici/parenti olandesi. In ultimo una critica di fondo, cito testualmente “C’è una sfiducia verso uno sconosciuto, forse per la malavità nel sud Italia ? ”
    La malavita è ovunque, e purtroppo è molto ben penetrato nel tessuto sociale anche del nord della germania e dell’olanda (Duisburg bijvoorbeeld)
    Francamente non mi và nemmeno di commentare un tuo passo falso del genere, rovinerebbe tutto quello che hai detto in precedenza. Preferisco piuttosto soffermarmi sull’argomento casa che trovo molto ben analizzato.

  7. Davide Scrive:

    Mah, non sono d’accordo con gran parte del post. Come dice Lilli il motivo per le grandi vetrate e’ principalmente il background religioso. Non e’ poi vero che le case italiane abbiano finestre piccole: e’ pero’ vero che si tende a nascondere quello che si fa in casa.
    Poi attenzione, anche gli italiani sono sempre stati un popolo di viaggiatori e commercianti (si pensi a Marco Polo, ai veneziani, genovesi, pisani, Cristoforo Colombo ecc. ecc.).
    Per finire non mi pare che gli olandesi siano poi cosi’ aperti come si potrebbe intuire dal post, anzi la gran parte dei miei amici italiani che vengono a trovarmi ad Utrecht notano tutti una certa ostilita’ degli olandesi, una certa freddezza di base che non ti fa sentire ben accolto. Ed al contrario i miei amici olandesi che sono venuti a trovarmi in Italia sono sempre rimasti sorpresi da come si possa capitare a casa di una persona senza avvertirla e venire accolti a braccia aperte.

  8. alessandra Scrive:

    Anch’io non sono d’accordo con questo modo di vedere l’Olanda e l’Italia e concordo con quanto è stato scritto da altri prima di me. Consiglio di dare un’occhiata ai quadri di Vermeer. Spesso c’è una scena che si svolge davanti a una finestra. Tutto deve essere visibile. Tutti devono sapere che in quella casa ci si comporta come si deve. E’ una storia che va avanti da secoli.
    Poi non si guarda apertamente nei soggiorni, ma si sbircia. Gli olandesi fanno così, mi capita di beccarli qualche volta.
    E poi non ti invitano a cena. Mai. Se un (una) olandese ti invita a cena è perché sua moglie (suo marito) è di un’altra nazionalità.

  9. Sandrina Scrive:

    Comunque non parlo assolutamente della ospitalita in questo articolo ma della lingua! Volevo sottolineare che gli olandesi provano di tutto per capirci (nella sua lingua se possono) quando incontrano un straniero che chieda qualcosa per esempio. Tutto qui!
    E Davide, parlo di un vero sconosciuto, non uno che passa senza avvertire pero si conosce, o un amico di un amico allora sono d’accordo con te!

  10. Monica Scrive:

    Mah, io ho notato grandissima diffidenza nell’aprire la porta anche tra gli Amsterdammers… Piu’ volte mi hanno rimproverato perche’ non chiedevo di esibire un ID a operai che venivano per fare riparazioni o per i contatori e mi hanno invitato al buon senso ed a diffidare di chi suona alla porta e magari chiede di aprire. Penso solo che sia un po’ limitativo generalizzare e in citta’ grandi la gente diventa piu’ diffidente perche’ ci sono piu’ rischi.

  11. Joop Scrive:

    Scusa ma sono cose assolutamente soggettive: sono il tuo riscontro e non il mio o delle persone che conosco io, e di conseguenza hanno lo stesso valore come le mie.

    A proposito ti porto un mio esempio

    Sono olandese, sono cresciuto e stato a scuola in olanda, ma ho un aspetto mediterraneo. Ti assicuro che la vita non è semplice, se ti va bene ti scambiano per turco; e quante volte c’è qualche deficiente che mi chiede come mai parli cosi bene l’olandese (een zaans accent hoort er ook nog bij)…

    Ritornando alle finestre non credo sia solo una questione di religione. Anche a volendam, enclave cattolicissima per esempio le finestre sono sempre state grandi.
    Forse per catturare più luce?

  12. paola Scrive:

    non condivido…. pensa ad esempio a quando uno straniero chiede indicazioni ad un italiano che non sa l’inglese… per comunicare fa di tutto, usa i gesti, sorride, parla lentamente. Le case olandesi non hanno recinzioni perche’ c’e’ meno criminalita’ (forse). In quanto a curiosita’ dei vicini… tutto il mondo e’ paese

  13. Emanuela Scrive:

    no paola, non tutto il mondo è paese…
    paese che vai usanze che trovi, ma non solo usanze anche regole e un po’ di adattamento.
    perchè dovrebbero essere sempre i locali ad adattarsi agli stranieri?
    quando un mio pro zio è andato in Belgio a lavorare in miniera non è che fossero lì pronti ad accoglierlo in italiano e tanto meno a condividere gli usi e costumi italiani, ma lui si è dovuto adattare.
    non dico che dobbiamo tornare a 100 anni indietro, ma un po’ più di rispetto per chi abita a casa propria ci dovrebbe essere…
    credo che troppa disponibilità nuoce sia a chi è dle posto ma anche a chi è straniero in quanto non riuscirà mai ad adattarsi ed integrarsi.

  14. rita Scrive:

    amo l’olanda ,le loro finestra enormi la gente che saluta sempre,la loro simpatia ,certo bisogna entrare nelloro modo di pensare e d vedere le cose,…….ogni qualvolta mi trovo ad Alkmaar mi sento a casa mia ,non vedo l’ora di fare ritorno tutte le volte che parto……il profumo i colori dei campi in fiore ,i mulini che adoro e tutte le volte che ci passo accanto non smetto mai di ammirarli…….per me e’ come se fosse una seconda patria….Vorrei vivere li’ ma so che e’ un po’ difficile trovare casa…..aiutatemi a trovarne una..datemi indicazioni.

  15. Piermaria Scrive:

    Piccola digressione.

    Maurizio dice: “(…)Parlano poco è male la stessa lingua italiana e usano molto più frequentemente il dialetto”.

    Commento: gli italiani usano molto di piú il cosiddeto “dialetto” perché é la loro vera lingua madre. Quando la lingua italiana nacque (o meglio: venne imposta) i vari idiomi regionali venivano giá da molto tempo normalmente usati da i vari popoli italici. Gli stessi idiomi che ora con ingiustificato disprezzo sono stati declassati a “dialetti”.

  16. Maria Cristina Giongo Scrive:

    Però io, quando passo davanti ad una casa olandese con le tende aperte non mi soffermo a guardare. Mi imbarazza un po’, giro lo sguardo da un’altra parte; anche se è bello vedere le grandi vetrate e le luci soffuse che danno un senso di pace ed intimità domestica. Ma, appunto, l’intimità deve restare tale.

    Complimenti, Sandrina, i tuoi articoli sono molto interessanti e sottili nell’esaminare le differenze di cultura.

    Concordo sugli inviti a cena, che noi italiani facciamo spesso in quanto fa parte della nostra tradizione; del piacere quasi rituale di trovarci tutti insieme alla stessa tavola. Come non pensare alle lunghe cene della vigilia di Natale, con tante portate e tanta allegria?

    Quando i miei figli erano piccoli ero sempre io ad invitare i loro amici olandesi a mangiare da noi; ma le altre mamme non restituivano mai l’invito! In questo senso c’è molta chiusura.

    Bella discussione, comunque! Brava Sandrina che l’hai provocata per…farci capire meglio fra di noi……

  17. Piero Scrive:

    Personalmete amo l’Olanda e in particolare modo Amsterdam…. certo il tipico mangiare “olandese ” è ben lontano dai nostri standard culinari… anche perchè l’Olanda è multi raziale ,diciamo tipicamente alla americana,non esiste il pranzo ma solo degli spuntini come hamburgher ,crocchette ecc.ecc…. mentre alla sera cenano alle 18 . Noi italiani invece,pranzo alle 13 e alla sera non prima delle 20,inoltre in fatto di mangiare come nei vestiti,siamo nettamente superiore agli olandesi e al resto del mondo… detto questo,il detto paese che vai ,usanza che trovi lascia il tempo che trova… noi siamo un popolo ancora rimasto al”età della pietra… se ad esempio vediamo x strada un bianco con una donna di colore oppure un super tatuato o uno vestito strano ,oppure 2 uomini mano nella mano ,storciamo ancora il naso,loro non ci fanno neanche caso..Diciamo che sono più spartani nel loro modo di vivere un po’ più voyeur rispetto a noi ,che siamo un po’ più “all’antica “..Il fatto di vedere case con grosse vetrate o addirittura una famiglia seduta comodamente nel proprio salotto di casa a chiacchierare,incurante del fatto che ci possano essere persone che passando x strada si possano soffermare a guardare lasciano il tempo che trovano… personalmente non mi fermo a guardare,anche perchè non me ne frega niente… ( a meno che ci sia una bella donna casomai anche mezza nuda ehehehehe )
    Sinceramente non vedo quale sia il problema… vi fate dei problemi…mi sembra di stare ancora negli anni 30 in meridione,dove se passava una donna con una gonna all’altezza del ginocchio era una t….ia ,una malafemmina ecc.ecc.
    I paesi nordici,rispetto a noi altri,ci danno un netto 6-0 …6-0 come nel tennis.
    Quel che voglio sostanzialmente dire ,è che noi vediamo la cosa sotto più un aspetto di pudore che per altro…la loro mentalità è ben diversa dalla nostra….e la loro cultura sotto certi aspetti è alla lunga superiore alla nostra.
    Il fatto di avere case con dei grossi saloni dove chiunque dal di fuori può ” sbirciare”… la loro intimità familiare, è un problema che ci poniamo NOi,non loro che forse sono da 2000 anni che si comportano così….
    Mi verrebbe da dire BENVENUTI NELL’ ERA MODERNA…!
    Un giorno mi ferma un turista e mi chiede un’informazione ,gli rispondo tranquillamente in inglese ,ma se non lo sai parlare ci fai la figura dell’ignorante ….e se poi ti senti dire ,ma da voi in Italia non parlate inglese? Non avete le Tv con canali in inglese e sottotitoli in italiano ? Ma in che mondo vivete ?
    Quando vado in Olanda ,in Hotel Caso mai non sopporto l’idea che non hanno tapparelle nelle stanze da letto,ma al max. delle tende e io odio la luce del giorno,xchè una volta che mi sveglio non mi riaddormento più e allora a prescindere dall’orario in cui me ne vado a letto,d’estate alle 7 del mattino sono già sveglio…guardare il soffitto della camera da letto,questo per me è un dramma…
    Sapete gente…vado ad Amsterdam e vedo persone che sia a piedi che in Bici che in tram,hanno ipod ….di qualunque età,dal giovane all’anziano….
    La prima volta che sono tronato dalle ferie e giravo sempre con ipod,un mio amico mi ha detto se ero impazzito….
    Ora il punto è che non si tratta di case con grosse vetrate o di tende o tapparelle o di porte aperte o chiuse,si tratta di mentalità punto e basta e la nostra è retrograta rispetto alla loro…
    Se qui da noi in un paese ( perchè in città non succede neanche da loro ) lasci la porta aperta e ti entra un ladro in casa,se può ti ruba anche il mondo, perchè tanto sa che se lo beccano,dopo un giorno è fuori di galera….là invece se ti prendono caso mai ti fanno anche un cu*o tanto… e là legge la fanno rispettare.
    Poi gente lasciate che vi dica una cosa…. se uno se ne sta in salotto ,in mutande e si gratta la pancia e c’è fuori casa sua che passando lo nota ,penso che il problema sia di quello fuori non di lui che se ne sta beato a casa sua e che non gliene frega niente di te di chiunque altro lo guardi…

  18. Gaia Scrive:

    Innanzitutto brava Sandrina, che ha il coraggio, il gusto e l’intelligenza di scrivere i suoi commenti sulle differenze culturali tra italia e olanda. Ci sono mille cose da dire. Io vivo in Olanda e amo molto le case olandesi, piene di finestre e vetrate. In Olanda ci si puo’ permettere questo lusso perche’ (nonostante le criminalita’ esista dovunque) le percentuali di furti alle case sono estremamente piu’bassi che in Italia. In Italia le finestre sono piccole per un motivo di sicurezza, ma anche per tenere le case fresche, visto che quando il sole picchia, picchia forte. Nel sud italia in estate, bisogna chiudere gli scuri e lasciare i vetri aperti per far circolare un po’ d’aria, e avere un po’ d’ombra. La diffidenza degli italiani verso gli sconosciuti e’ un dato di fatto, e’dovuta alla criminalita’. Invece se si crea un rapporto di fiducia, l’italiano ti apre le porte di casa sua, anzi, te le spalanca. L’olandese non lo fa. Vivo da anni in Olanda e posso contare sulle dita delle mani le volte che sono stata invitata a casa da colleghi o amici olandesi. Anzi, loro si meravigliavano anche di essere invitati!!!
    Il discorso lingue e’diverso, e non deriva dalla storia dell’italia, ma dalla geografia. L’Olanda e’un paese piccolo, circondato da paesi di lingua differente, per cui sei costretto a imparare le lingue dei vicini, a meno che tu non voglia essere isolato nel raggio di 200kilometri. L’Italia e’grandissima e ci sono milioni di italiani che nel corso di una vita non vanno mai all’estero. In Italia hai tutto, le montagne e il mare, per cui gli italiani, FINO AD ORA, non hanno mai avuto bisogno di imparare altre lingue. Adesso la situazione sta cambiando per motivi turistici e di business internazionale. Comunque e’ chiaro che la capacita’ degli olandesi di parlare le altre lingue e’bellissima e importante.
    Bisogna ricordarsi che nessun paese e’ migliore di un altro, ogni paese ha caratteristiche positive e negative, per questo mi piacciono molto gli articoli di Sandrina, che cerca di vedere le cose belle e meno belle di entrambe le culture!!! Brava!!!
    P.S. la famiglia olandese del mio ragazzo e’estremamente ospitale…..

  19. Valentina Scrive:

    Non capisco le risposte piccate di alcuni sulla malavita nel sud italia e sull’oggettiva ignoranza delle lingue da parte degli italiani. Sandrina ha espresso sue considerazioni ed impressioni, senza dare giudizi. Così come ha fatto Gaia… Anche questa “visceralità” credo sia una caratteristica tutta italiana. Consiglio a chi non l’avesse visto il film “Videocracy” di un italo-svedese, un film documentario su come uno straniero possa vedere l’Italia con, in più, l’occhio di chi metà italiano lo è. Continua Sandrina, questo scambio potrebbe diventare un bel libro! Un caro saluto.

  20. Karen Scrive:

    Complimenti a Sandrina perché riesce a tirar fuori delle belle discussioni con i suoi articoli. Discussioni… diciamo scambi di opinioni. Interessante leggere gli altri qui. Sono arrivata solo da oggi su questo blog ma l’ho già messo fra i preferiti nel browser.
    Di nuovo, mi trovo molto in sintonia con Gaia 🙂 Ha ragione sul fatto delle finestre più piccole e chiuse in Italia. Ci vivo! Anche se sono olandese tengo ben chiuse le persiane durante le giornate calde e le finestre un pò aperte per far circolare l’aria ma neanche troppo se no entra il caldo. Sto al buio di giorno e devo dire che per una olandese è vera sofferenza! Mi deprime pure! Amo il sole, la luce come tutti gli olandesi e quando vivevo ancora lì la facevo entrare dalle grandi vetrate. Che gioia!! Ma quando il sole brucia troppo e si arriva a temperature tipo 38 o 40°, che si fa? Va beh, oggi giorno esiste qualcosa chiamata ariacondizionata, ma una casa con grandi vetrate me la dovrò costruire probabilmente da sola qui, visto che non esiste già pronta, a meno che non compri la lussuosa villa di nuova costruzione in collina qui….
    Non credo che gli Italiani siano più diffidenti degli Olandesi fondamentalmente, anzi, vedo che nonostante la sempre più crescente immigrazione di cittadini non EU in Italia, la maggior parte degli Italiani si comporta in maniera rispettosa e la paura esiste più che per quei nuovi cittadini di culture tanto lontane per le bande criminali che si sono trasferiti qui dopo l’apertura delle frontiere con l’Europa dell’Est… Ad eccezione di alcune città (come la mia) dove la situazione comincia ad assomigliare a certi ‘quartieri’ olandesi e la pazienza degli Italiani è veramente molto provata.

  21. Gaia Scrive:

    Che cosa carina. Quando il padre del mio ragazzo ha visto la casa di mio padre ha detto: bella, ma perche’ tutti questi muri, non e’meglio delle vetrate, almeno si vede questo bel panorama 🙂
    @Karen, anche io mi trovo molto in sintonia con te!! credo proprio che la bella casa con le vetrate te la dovrai costruire da sola, purtroppo non rientra nell’arte architettonica italiana (che a volte lascia a desiderare per la poca innovativita’)…. 🙂
    Ma allora dovrai mettere delle grosse persiane scorrevoli e un bel sistema di allarme…..
    Devo ammetere che qui’ in Olanda si trovano delle ville meravigliose, con grandi vetrate e giardino, peccato che siano troppo care…..
    Da quando vivo in olanda mi sono innamorata delle grandi finestre, e se sono in italia d’estate voglio aprire tutto, e stare sempre fuori (ho preso l’abitudine olandese di mettermi al sole ogni volta che esce dalle nuvole), e la gente mi scambia per matta…..l’unica matta che ad agosto si mette al sole alle due di pomeriggio… 🙂

  22. Giulia Scrive:

    Riguardo al tenere la porta aperta perchè tanto non entra nessuno non sono molto d’accordo. Io non so dove vivete voi ma io in 2 anni in Olanda ho già fatto 2 denunce alla polizia per tentativi di inbraak (più una per aggressione con rapina per strada vabbè) da parte di ladri che non vivevano nel condominio. E si che ho sempre vissuto in residenze per studenti dove quindi c’è poco da rubare. Riguardo al far rispettare la legge Piero non sono d’accordo. Quello che dici tu è valido se il delinquente ha piu di 18 anni. Se sei minorenne puoi rubare, spacciare, rapinare la gente, organizzare pestaggi e non ti fanno un cazzo. E non solo: a differenza che in Italia, se il minore che delinque viene beccato i genitori nemmeno sono tenuti a risarcire i danni. Ecco perchè la maggior parte dei crimini di strada qui in Olanda sono fatti da persone under 18 ed ecco perchè certi genitori olandesi fanno 10 figli solo per fregarsi il sussidio dello stato e poi li sbolognano per strada senza preoccuparsi minimamente della loro educazione e dei danni che potrebbero fare. Tanto mica sono condannati a risarcirli. In Italia se tuo figlio minorenne fa stronzate grosse rischi di trovarti sul lastrico.

  23. Edith Scrive:

    Bellissimo l’articolo di sandra! Complimenti perchè anche io mi sento soffocare in un posto con le finestre piccole, non chiudo mai le tende e le piante e i fiori sono anche da me sul davanzale qui in Toscana;-) Piace a tutti le miei finestre grandi ma….continuano sempre a costruire le case e gli appartamenti con le finestre piccoli…Anche qui in Toscana e dove abito io ci sono le inferiati d’avanti le finestre. Poi anche se vai sotto casa…si chiude sempre. ormai lo faccio anche io perchè se no mi viene l’ancoscia…una cosa che non conoscevo prima.

  24. edith Scrive:

    Lo prendo il tuo splendido racconto perchè è peccato lasciarla cosi…hai detto le cose verissime! Mi dispiace che nessuno la legge più…

  25. Sandrina Scrive:

    Grazie Edith,
    per il suo bel commento,
    non tutti erano d’accordo con me in questo articolo ma sono sempre interessanti gli altri opinioni. Adesso scrivo anche dall’Italia meridionale in Olandese magari a lei fa piacere a leggerlo… Francesco ha pubblicato un articolo di questo sito, il 15 luglio, che racconta degli Olandesi in Puglia.
    Buona sera,
    Sandrina

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