Valentina, il diario di viaggio ad Amsterdam – Martedi 28 Giugno

Valentina

Ci sono giornate difficili da raccontare , sono quelle in cui mi trasformo e mi abbandono supinamente al ruolo di “shopping victim”: capita un giorno all’anno. Ad Amsterdam.
Me l’ero organizzato nella testa da giorni, girando per le strade e incuriosendomi davanti alle vetrine, fino a quando non si èfatta una mappa mentale, un percorso.

Ma ad Amsterdam bisogna fare sempre i conti col tempo.
Inoltre oggi, per l’occasione, la città si è esibita in tutta la sua fantasiosa capacita di essere instabile, fin dal primo mattino.
Difatti appena uscita di casa dopo una breve conversazione col padrone dell’ appartamento….
a proposito: il padrone di casa: Ted.
Ted: un ragazzo filippino con il viso di un meticcio brasiliano, il fisico atletico ma un po’ di pancetta che lo fa penare..(e cosi al mattino va a correre e poi scherzando mi dice che compera vestiti stretti per entrarci dentro..! adorabile!!), e quel tocco di civetteria che tanto è caro ai gay, e che, in un certo senso, con queste movenze che li contraddistinguono ovunque, hanno creato una comunità globalizzata.
Un tesoro di ragazzo, ama dipingere e sulle pareti ssi possono ammirare i suoi quadri con un gran bel senso del colore, fiori freschi in ogni angolo, mancano solo le acquesantiere e poi c’ e tutto l’ armamentario del gay orgoglioso , compreso anche un meraviglioso gatto siberiano maculato di tonalità grigie e cannella.

Il suo appartamento, al piano sopra di una casa che si affaccia sulla strada con un raffinato locale gay si arrampica su una scala che gira come quelle a chiocciola: con due camere per piano e infine “la piccionaia”:un magnifico sottotetto col soffitto di legno, una cameretta piccola piccola con una finestrina e un lucernario che pare la stanza delle fate..o degli scoiattoli.
Come uno scoiattolo scendo le scale ed esco di casa.
Il cielo coperto fa filtrare un sole gentile.
Passo dal mio amico fioraio David e compero una piantina, con la piantina vado a trovare l’ altro mio amico di origine austriaca, che vende gioielli nepalesi ed ora lo aiuta un simpatico ragazzo “ciccioncino” e gentilissimo, accuditivo flemmatico e vigile; (qualità rare qui in europa, ma che lui possiede tutte e al meglio, forse perché è di origine del Nepal, e a quelle altezze si è naturalmente “alti”);
Siccome il mio amico è stato lasciato dalla sua ragazza,-una olandese a cui volevo molto bene anche per la bella coppia che erano-, ora lui è molto triste, e cosi gli porto in regalo la pianta, beviamo un cappuccino e compero un anello e una collana di turchesi.
Subito dopo, sotto questo magnifico tepore, con la bici vado a salutare un’altro conoscente, Robert, “ciclista-riparatore di bici”, che si trova oltre il museo navale; è solo questione di fare un po’ di strada costeggiando l’orto botanico, e con questo sole tiepido è una delizia; dopo esserci salutati torno indietro verso il centro, vado al mercato del quartiere de pijp, ma lo prendo dalla parte est, quella più periferica, che taglia il quartiere etnico “nero” quello ricco di ristoranti asiatici, ed africani, “il meglio delle loro località colonizzate in tavola”: dal Suriname alle Molucche, dalle Canarie fino al Sudafrica passando per l’India.
Attraverso il mercato, compero un paio di ciabatte e proseguo più comoda; il mercato è sempre bellissimo: ogni stand ha esposto “un mondo” che solo a guardare ti senti in viaggio: pollo tandori da consumare sul posto o portar via, vestiti e scarpe dal pakistan, poi pesce affumicato di ogni qualità, crepes per tutti i gusti, dolci e salate; biciclette olandesi, poi uno stand che vende salse e olive fatte nella tradizione ebraica; fiori, pesce fresco dal Mare del Nord; frullati di frutta e verdura preparati all’istante da consumare al volo; bottoni e passamanerie; c’è da perdersi.

Entro nel negozio di parrucche e schampoo, un mio personalissimo angolo di balocchi: “il paradiso per capelli afro” dovrebbe chiamarsi; conosco il proprietario: un pachistano con una bella moglie gentile, vado sempre lì a prendere lozioni di keratina che comunque anche i miei capelli gradiscono pur non essendo una brasiliana;saluto anche loro: sempre piacevole incontrarli nel bazaar pieno di profumi di creme e trucchi e pettini ed extention di ogni tipo. Sono molto gentili e anche se compero solo uno shampo mi lasciano provare tutto. così per pochi minuti posso osservarmi come sarei se fossi bionda, riccia, con le meches o i boccoli.
E ora cosa manca? Un altro bel giro della città per tornare verso il punto di partenza,
il corso centrale di Amsterdam ha affacciati magnifici palazzi, scuole di architettura di prestigio si sono esibite nel corso dei secoli, come in una sorta di palestra: tutti gli stili, fino al sontuoso ” de bazel” : il palazzo in stile rigorosamente jugenstiil ma col gusto tipico olandese: un monolite di pietra color mattone scuro e chiaro, con costoloni che si alzano verso il cielo che paiono alberi di vascelli; superato questo palazzo costeggio il rokin, la sua bella darsena con la statua della regina Guglielmina a cavallo, supero il palazzo della borsa ora trasformato anche in un luogo di locali pubblici, ristoranti, sale da esposizione….e, ovviamente, un ciclista.
Infine mi inoltro nel quartiere cinese, attraversando ponticelli che uniscono i marciapiedi con al centro canali ombreggiati da alberi, ora zeppa di locali di fianco a vetrine che espongono da anatre laccate, massaggi, ristoranti, parrucchieri, vestiti hard, il tempio buddista e infine trovo il negozio che cercavo: un negozio vintage che ripropone abiti di quegli anni, entro che comincia a piovigginare, provo un po’ di tutto, scelgo, pago.

Esco ed è appena finito di piovere; così approfitto per tornare verso casa con i miei “tesori”.
Un’ ora dopo di nuovo il sole; e io seduta sul bordo di un canale me lo sono goduto fin all’arrivo di un nuovo temporale.
Ecco cosa amo di questa citta: grazia e durezza , gentilezza e sguardo lontano come sulle loro navi: cosi sono le persone, cosi questo tempo.

Scarpe

Amsterdam carta

Tulipani di legno

Cucina Olandese

Palazzi

Bancarella

Bancarella

Fiori

Frutta

Pesce

Case

Case

Metropolitana

Palazzi

Parrucche

Parrucche Commerciante

Prodotti Bellezza

Statua Cavallo

Canale

Statua

Canale

Casa

Olandesina

Pesce

Fruttivendolo

Fruttivendolo

Fruttivendolo Commerciante

Fruttivendolo Cliente

sott'olio

sott'olio

Girasoli

Negozio

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