Il 27 si potrà vedere gratuitamente il Diario di Anna Frank su SKY Cinema

In occasione del Giorno della Memoria, il 27 Gennaio, proprio mentre il mondo ricorderà la Shoah, SKY Cinema manderà in onda, alle ore 21, il Diario di Anna Frank.

L’adattamento realizzato da Deborah Moggach, sceneggiatrice del film Orgoglio e pregiudizio, e produzione BBC, sarà disponibile in streaming dal sito web di Sky e quindi sarà fruibile online gratuitamente a tutti, abbonati e non.

Via SKY

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16 Commenti a “Il 27 si potrà vedere gratuitamente il Diario di Anna Frank su SKY Cinema”

  1. Uyulala Scrive:

    “Il diario di Anne Frank” fa parte delle mie letture che risalgono alle elementari. A partire da quel libro ho cominciato molto presto ad approfondire le tematiche riguardanti le persecuzioni naziste.

    Anne Frank era tedesca, figlia di Otto Frank, un eroe della 1° guerra mondiale. I meriti del padre non furono sufficienti per salvare lui e la sua famiglia dalle persecuzioni del regime hitleriano e la famiglia Frank fu costretta a ripiegare in Olanda, dove furono accolti con calore. Purtroppo con l’invasione dei Paesi Bassi anche lì vennero istituite le leggi razziali e Otto Frank si organizzò per nascondere se stesso e la sua famiglia in un appartamento sul retro di un ufficio (il titolo originale del “Diario” infatti è “Het Achterhuis”, la casa sul retro).
    La famiglia Frank smise di considerarsi tedesca e, fra le regole della casa, vi fu la proibizione di parlare la propria lingua madre. Il “diario” venne scritto in olandese in quanto Anne finì per considerare quella la sua vera lingua e l’Olanda il suo vero paese.

    Mi sono sempre chiesta a che livello di delusione possa essere arrivata una persona se finisce per rifiutare la propria stessa lingua d’origine…

  2. GuidOlanda Scrive:

    Ciao Uyulala .. credo che Anna in questo modo abbia voluto ringraziare un Paese come l’Olanda per l’ospitalità che ha ricevuto in un periodo storico davvero tremendo, in cui altre nazioni, per timore di rappresaglie, difficilmente avrebbero concesso una simile accoglienza.. sono ovviamente mie personali riflessioni

  3. Bianca Scrive:

    Francy, le tue chicche sono impagabili, ti nomino “il segugio del web”.

    Ci credo che era delusa con quello che le hanno fatto… e comunque purtroppo anche il “volo” verso l’Olanda non è riuscito.

    Per quanto riguarda la lingua, i genitori della ragazza mostrarono sempre un forte attaccamento verso la Germania, specialmente la madre, che rimpiangeva la madrepatria e ne parlava con grande nostalgia.
    Erano tedeschi e tali rimasero.

    Anne ce l’aveva invece a morte con i tedeschi per ovvi motivi: comunque il punto è che arrivò in Olanda a quattro anni e l’olandese diventò per lei la lingua ufficiale, come per la sorellina che al suo arrivo ne aveva sette.
    Entrambe parlavano e scrivevano in perfetto olandese.

    Buona domenica!

  4. Uyulala Scrive:

    Ciao Francesco. Non è proprio così: la proibizione di usare il tedesco proveniva da Otto Frank.
    Anne, una volta in Olanda, ha frequentato scuole olandesi e ha cominciato a parlare e scrivere in olandese molto velocemente. Come tutti i bambini si è adattata molto facilmente e probabilmente lei stessa ha cominciato a considerare l’olandese la sua vera lingua madre

  5. Bianca Scrive:

    La proibizione di Otto Frank di parlare il tedesco era incentrata per qualche motivo (probabilmente di sicurezza) a quando si era per strada, come riferisce una parente.

    La madre di Anne Frank soffrì sempre molto per l’esilio e rimpiangeva la Germania mentre il padre anche dopo la guerra cercò sempre una conciliazione con la madrepatria.

    L’intelligentissima Anne Frank aveva lasciato la sua patria a quattro anni e naturalmente la nostalgia la sentiva molto meno, a parte il rancore per tanto male (e non era ancora arrivato il peggio).

    La lingua ufficiale delle due bimbe divenne ovviamente l’olandese: mentre il padre, uomo d’affari, lo imparò discretamente, la madre, casalinga spesso a casa, non ci riuscì mai del tutto.

    Affezione e riconoscenza… sappiamo tutti come è finita.

    Ciao!

  6. Bianca Scrive:

    Comunque la psicologia di Anne Frank era molto complessa e il carattere, si sa, non era dei più accomodanti, al contrario della sorella che era molto quieta.

    Arrivò fino al punto di scrivere nel diario che dall’elenco delle lingue civili il tedesco era da considerarsi escluso (si noti che può piacere o no ma è la lingua di Goethe e Schiller).

    Ho conosciuto una signora austriaca che ha incrociato diverse volte le ragazze a Bergen Belsen (dopo il trasporto da Auschwitz) e parlavano la doppia lingua: tedesco e olandese.

    E comunque caro Francesco per entrare in Olanda in quei tempi, intendo come rifugiati dalla Germania, bisognava dimostrare di avere un lavoro e un’entrata economica.

    In molti hanno aiutato, altri hanno tradito, tant’è vero che in Olanda durante quel tragico periodo c’è stata un’ecatombe di ebrei.

    E mo’ fanno film su film, sai come la penso… e vabbò che la Frank desiderava diventare una stella del cinema!!

    Baciotti,
    B.

  7. Annarita Scrive:

    No Fra’, non è come scrivi tu. E si sa che i Paesi Bassi non accoglievano gli ebrei stranieri per spirito di amore o altro. In fondo, ache oggi ci sono sempre interessi economici dietro. E sinceramente mi fa pena sentire tanti olandesi che mi dicono che sono fortunata ad aver trovato casa nella zona sud perchè, anche se non sono vicina al centro, sono in un’area abitata da tanti ebrei (così mi dicono, non so se sia vero), e per loro l’unica cosa positiva di questo è che gli ebrei sono pieni di soldi quindi non verranno certo in casa mia a rubare o cercheranno dis cipparmi per strada qua vicino casa.
    Da non credere!
    Poi proprio nei Paesi Bassi durante la Shoa ci sono stati tantissimi tradimenti di faiglie del posto ai danni di ebrei, sia nederlandesi che stranieri. Purtroppo la situazione all’epoca era quella, e non solo nei Paesi Bassi

    Per quanto riguarda la decisione di Anna Frank di non parlare più la sua lingua natale… Beh, è che uno schifo del genere (scusate, so che è poco, ma non trovo altre parole per definire quell’orrore!) ti fa venir voglia di tutto tranne che di considerarti ancora parte di quella cultura, di quel Paese, di quella lingua… Penso che a me sarebbe successa la stessa cosa in una situazione del genere (non dimentichiamoci gli orrori del fascismo!).
    Poi, come dice Bianca, era anche una questione di opportunità e sicurezza (e ci mancherebbe!).

  8. Bianca Scrive:

    Concordo con Annarita, come ho scritto precedentemente.

    Che sia chiaro, io amo l’Olanda da morire, venire qui ha realizzato molti miei sogni e ancora molti ne può realizzare, anche con la collaborazione del “filtro” italiano.
    Sono molto più polemica con certe italianate che mi hanno irritato molto.

    Ma anche l’Olanda ha i suoi punti deboli, forse perché il paradiso in terra non esiste.

    Buon fine domenica.

  9. admin Scrive:

    Behh ragazze.. oggi ho appreso molto dalle vs riflessioni.. ho avuto modo di capire che conoscete di Anna Frank in profondità.. questioni che sfuggono ad un normale studio superficiale 🙂

  10. Annarita Scrive:

    Sai cosa, Bianca? Ho notato che vivere con i nederalndesi quotidianamente fa molto. Probabilmente anche io detesterei meno la loro assurda, gelida, maleducata e menefreghista cultura se non avessi mai abitato con nessuno di loro.
    Poi chiaramente ci sono i lati buoni di questo Paese. Come il sistema politico, ad esempio.
    Però un italiano del sud, come in genere uno spagnolo, proprio non può sentirsi a casa con la cultura nederlandese (come per il cibo, o il meteo), e questo anche se si ha a che fare coi migliori rappresentanti del posto…
    🙂
    Anzi, alla fine mi sto meravigliando del fatto che ho più rapporti io con la gente locale che non italiani che vivono qui da molti più anni…

  11. Simone Scrive:

    Francesco metti sempre queste notizie interessanti e’ vero.sei un “Segugio del Web”!
    Purtroppo non ho mai letto il libro da piccolo e solo da pochi anni mi piace leggere…e quindi sapendo un po la storia ho letto il diario di Anna Frank solo l’anno scorso ma ho fatto anche subito visita alla casa di anna…e
    mi sono venuti i brividi a camminare nell’appartamento di cui contemporaneamente trovavo la descrizione della loro vita nell lettura del libro…
    Penso che sia anna nel suo “piccolo” che Otto siano state delle persone splendide e piuttosto forse che attaccati alla loro terra e lingua erano tutti molto uniti alla famiglia..
    Ma forse tutto questo doveva far parte della storia..

  12. GuidOlanda Scrive:

    Hanno appena scoperto il nascondiglio di Anna.. che tristezza..

  13. cristina Scrive:

    Cara Bianca,

    sei una persona molto intelligente. Le tue analisi sono sempre giuste, precise, colte e mirate. Perchè non scrivi un libro? Sai molto ed hai esperienza di vita; sono sicura che potrebbe avere successo ( fra le persone altrettanto intelligenti, non fra chi compra i libri di Simona Ventura! )

    Hai ragione anche su Anna Frank; non posso aggiungere altro di altrettanto profondo.

    Annarita, è vero, per gli olandesi il Dio denaro è sempre in primo piano.
    Questo purtroppo è un dato di fatto; lo vedo anche nei miei figli, che pure hanno la mamma italiana. Ma nei loro geni c’è anche tanto di…olandese!

    Si fanno anche chilometri ( a piedi) per comprare il pane in un supermercato dove costa 10 centesimi in meno! Noi italiani i nostri soldi ce li godiamo! Loro no: risparmiano. E se non risparmiano li spendono in assicurazioni. Assicurano tutto. E a 40 anni pensano già a fare un’assicurazione che copra…le spese del funerale!

    Ogni volta che mi telefona un’impresa di pompe funebre chiedendomi “se ho già pensato al mio funerale” io faccio le corna e butto giù il telefono.
    “Mannaggia”…direbbe il nostro guru, Francesco.

    Per cui non mi stupisce che ci siano stati tanti collaborazionisti durante la guerra. Ma per fortuna anche qui esistono le persone buone e disinteressate.

    Franci, il libro è bellissimo e…la tua terra anche! Ancora grazie!

  14. GuidOlanda Scrive:

    Grazie Cri per essere passata.. il blog viene caricato di qualcosa di speciale 🙂
    Certo che non conoscevo gli olandesi così.. immagino giò quando gli fai lo scongiuro.. che ridere 🙂

    Sono felice che ti piaccia la mia terra.. è la stessa di Annarita.. alla quale auguro di risolvere i suoi problemi.. condivido appieno quello che hai detto.. tutto il mondo è Paese.. e i buoni e i cattivi si trovano dappertutto.. italiani, olandesi, spagnoli, ecc che siano..

  15. Gloria Scrive:

    Il bene, il male…i buoni i cattivi, i giusti i Giuda;
    ma quanti secoli sono che se ne discute?
    Io so solo una cosa: se fanno in….are qualcuno di quelli che fanno la differenza (Obama? o Putin?), il prossimo giro non ci accorgeremo di nulla, come pronosticò Nostradamus nelle sue quartine. Meditiamo gente, meditiamo.

  16. cristina Scrive:

    In effetti la vita è una lotta unica, Gloria; per farti rispettare, per farti amare, per il tuo lavoro, i tuoi spazi, la felicità dei tuoi figli, la salute.

    Contro la fame nel mondo, la povertà, la cattiveria, l’egoismo, l’invidia… e questo elenco non finirebbe mai, A VOLER ESSERE NEGATIVI.

    Poi succede qualcosa di improvviso ed improvvisamente bello; un’amica che ti scrive un’ email affettuosa, un bimbo che ti sorride, la sensazione che qualcuno ti ami veramente, la tua stessa capacità di amare gli altri, un bel libro, un bel film, una musica sublime ( Vasco Rossi in concerto, aggiungerebbe Simone ), una giornata di sole: e vai avanti COMUNQUE. Nell’attesa di nuovi eventi positivi; e avendo già messo da parte i negativi.
    Così è la vita.

    In bocca al lupo per lunedi!

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