Olanda e prostituzione: è davvero un fallimento ?

Prostituta in vetrina

Secondo un articolo di Giustiziagiusta.info, la legge che ha dal 2000 liberalizzato e regolamentato in Olanda la prostituzione ha di fatto favorito lo sfruttamento e il traffico di donne che grazie alla criminalità organizzata è sempre più in forte espansione.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine nessun paese al mondo è risparmiato dalla tratta di esseri umani e secondo le stesse statistiche l’Olanda si posizionerebbe tra i dieci maggiori referenti del traffico internazionale della prostituzione.
Secondo l’Ufficio Internazionale del Lavoro, i dati del 2005 attestano che per il 90-92% dei casi, nella ‘tratta delle bianche’, le donne sono destinate alla fabbrica del sesso. La rimanente percentuale ad altri lavori forzati soprattutto agricoli e domestici.
Lo stesso sito nazionale www.Olanda.cc ha dichiarato che solo il 30% delle 25.000 prostitute regolari sono olandesi, ma sembra non riportare che in realtà le stesse sono in numero maggiore e che il 70% è privo di documenti perchè gestite dalla criminalità organizzata.
Ma ancora più grave è la prostituzione di minorenni rifugiati che richiedono asilo, i quali arrivati all’aeroporto di Amsterdam sono condotti in case di accoglienza dalle quali, poi puntualmente, scompaiono. Tale fenomeno, pare favorito in tutti quei Paesi che hanno legalizzato la prostituzione regolamentata, è ampiamente dimostrato dal fatto che nell’Ottobre del 2007 fu sventato ad Amsterdam una vasta rete di traffico di minori provenienti dalla Nigeria destinato alla prostituzione.
L’Organizzazione per i diritti del fanciullo, ritiene che il numero dei minori che si prostituiscono in Olanda sia passato dai 4.000 nel 1996 ai ben 15.000 nel 2001, un terzo dei quali provenienti dall’estero.

Eppure le finalità della legge a favore della prostituzione erano quelle di rilegare l’esercizio dei bordelli in specifiche zone a ‘luci rosse’ proprio per ridurre o almeno controllare il fenomeno con una serie di vantaggi sia per lo Stato grazie al grande vantaggio fiscale (un miliardo di euro annui drenati dall’erario) che per le stesse lavoratrici in virtù delle garanzie individuali delle professioniste (assistenza medica, pensione, ecc) oltre che della ‘normalizzazione’ commerciale (i bordelli possono farsi pubblicità). Adesso la legalizzazione della prostituzione sembra essere rapidamente scaduta da simbolo della ‘liberazione delle donne, libere di disporre di se stesse’, ad una svilita questione di sfruttamento. Karina Schaapman, ex prostituta e consigliere della città, ha chiaramente dichiarato: “invece di regolamentare il settore, la politica delle licenze concesse ai bordelli, dal 2000 ad oggi, ha portato ad una situazione incontrollabile”.
Intanto il sindaco di Amsterdam ha già dato avvio ad un progetto (‘Project 1012’) di qualificazione urbana con la chiusura del quartiere a luci rosse trasformando parte delle famose vetrine in ateliers di alta moda.

Mi domando se tutti questi dati statistici siano veritieri al 100%. In questo caso, la faccenda si fa davvero preoccupante.

Ringranzio Signora Rita per avermi segnalato la notizia

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22 Commenti a “Olanda e prostituzione: è davvero un fallimento ?”

  1. goa Scrive:

    in relazione al modello olandese della prostituzione, bisogna dire che non è tutto oro quel che luccica… ad esempio tempo fa ho avuto modo di discorrere con una ragazza che esercita in vetrina ad amsterdam e mi ha fornito alcune informazioni sulla situazione locale… innanzitutto le prostitute in vetrina sono solo la punta dell’iceberg: la maggior parte esercitano in casa (e alcune sono pure costrette, xchè clandestine o comunque provenienti da paesi poveri… alcune sono pure minorenni)… poi ci sono sempre quelle di strada (nelle estreme periferie)… inoltre anche alcune di quelle che esercitano in vetrina hanno il protettore… non pagano le tasse (almeno quella con cui ho parlato io) e non ci sono nemmeno controlli sanitari obbligatori… i vantaggi, x chi sta in vetrina, sono xòdiversi: innanzitutto possono rifiutare un cliente, se ne stanno al caldo anzichè fuori col freddo e la pioggia, e all’interno della stanza sono presenti dei sensori ed in caso di problemi con qualche balordo arriva immediatamente la sicurezza (che è lì nello stesso quartiere a luci rosse)… e poi sono munite anche di macchinette x vedere se le banconote sono vere o false… questa ragazza che ho conosciuto guadagna + di 2000 euro al giorno, esentasse e senza protettore… xò deve pagare un “pizzo” a chi gli affitta la stanza… mi sembra 100 euro al giorno… e i proprietari di queste stanze sono spesso legati a traffici loschi… infatti in alcune città olandesi le vetrine sono state chiuse… x altro da quando l’olanda è stata invasa da extracomunitari/e il fenomeno è diventato ancora + senza controllo… nonostante tutto, meglio così come è da loro, che non la situazione di illegalità che c’è in italia

  2. Bianca Scrive:

    Ottimo contributo.

    Buona giornata a tutte/i!

  3. piero Scrive:

    Io la sapevo diversamente…sapevo che alcune non pagano le tasse o per lo meno non dichiarano tutto quello che guadagnano al giorno…per quanto riguarda la stanza,sapevo che dovevano pagare ” l’affitto giornaliero ” ogni giorno…per l’indomani ..a prescindere se l’indomani o il giorno stesso guadagnavano oppure no…per quanto riguarda i controlli sanitari,beh…lì sono daccordo con goa…seppur siano gratuiti,per chi esercita in vetrina,sono poche quelle che ne usufruiscono…
    Tempo fa,feci un paragone tra chi fa quel mestiere in Olanda in vetrina e chi lo esercita qua dalle mie parti per strada…la differenza è che là sono dietro ad una vetrina e soggette a non essere rapinate…picchiate e come ha scritto goa,possono sempre rifiutare un cliente…chi invece esercita per strada,rischia di tutto…e soprattutto il cliente che è in macchina spesso e volentieri accosta all’ultimo momento o fa inversione ad U provocando incidenti automobilistici,cosa che dalle mie parti sono all’oridne del giorno.. Da quando l’Olanda è antrata a far parte della UE…sono cominciati i suoi problemi…legati alla prostituzione…non che prima non vi fossero…
    Ma bisogna essere realistici nel dire che l’Olanda Amsterdam in questo caso,sarà anche bella città ( ve lo dice uno che ne è innamorato a tal punto da andarci da 12 anni..)..ma credetemi che un buon 60% non ci va per vedere i suoi musei oppure i suoi canali…
    Uno stato potrà fare leggi su leggi…ma non potranno mai debellare la prostituzione,essendo uno dei tanti “peccati ” che l’uomo non si vuole privare…
    Se anche ad Amsterdam,dovessero diminuire o chiudere tutte le vetrine,vorrà dire che aumenteranno le richieste d’affitto e andranno ad esercitare quel mestiere in casa,cosa che già stanno facendo un buon 70%..

  4. cristina Scrive:

    Credo che gli olandesi siano “principialmente” onesti; quando un loro progetto fallisce, vedi coffe schop ,dove si è infiltrata la criminalità e prostituzione, corrono SUBITO ai ripari; e non agiscono alla cavolo, come in Italia, arrestando prostitute e clienti. Tutti in prigione, o multati, ed il problema è risolto! Secondo la Carfagna!

    Infatti sapete che cosa sta progettando il sindaco della nostra città? Di vendere “lui”, nel senso del comune, la droga leggera. A questo punto il comune avrà la situazione in mano ed il controllo sul mercato. Quindi non pensa di chiudere i coffe schop e basta. Ha proposto di risolvere il problema in un altro modo. Senza proibire: ma controllare.

    Della serie…forse in futuro gli spinelli si andranno a comprare direttamente in Comune!

  5. goa Scrive:

    comunque tempo fa vidi un documentario dove intervistavano il diacono protestante di una chiesa che sorge nel red light district ad amsterdam, e lui non si faceva problemi del fatto che lì vicino alla sua chiesa sorgesse un monumento dedicato alle prostitute e che ci fossero le vetrine… giusto x far notare la differenza con la pretaglia cattolica

  6. piero Scrive:

    Il filmato che dici tu,è presente anche nel blog…girato da la 7…l’ho notato io e l’ho reindirizzato a Francesco.
    Comunque in Olanda come nel resto del mondo,non sarà certo una legge fatta dalla Carfagna di turno,che debellerà questo fenomeno..per come la vedo io,che sono di ampie vedute….meglio una in vetrina che una x strada…
    Meglio una canna fatta in un locale che farsela in un luogo appartato per poi prendere su la macchina e tornarsene a casa ..con tutte le conseguenze del caso..
    Certo…la criminalità c’è e ci sarà sempre,ma non saranno certo queste leggi bigotte ad impedirlo…viviamo in una crisi economica europea senza precedenti…se solo dovessero chiudere ad es.la Red light,coffe compresi e tutt i suoi derivati,ci sarebbero migliaia di persone in più disoccupate..
    Io sono del parere che ognuno deve fare ciò che vuole,rispettando le regole del caso,se una donna vuole fare quel mestiere e non costretta da terzi a doverlo fare ,ben venga e aggiungerei anche chi se ne frega…se uno si vuole fare una canna in un bar e non da fastidio a nessuno,non vedo quale sia il problema…

  7. GuidOlanda Scrive:

    Grazie ragazzi per aver impreziosito con i vs intereventi questo articolo.. davvero unici… concordo sul fatto che ognuno debba avere la libertà di compiere le azioni che meglio crede ma nel rispetto degli altri.. In Olanda, come dice Cri.. sono decisi a trovare subito delle soluzioni e non a girarci attorno giusto per far vedere

  8. Piero Scrive:

    Infatti…come si è detto più volte,queste nuove iniziative si ritorceranno contro con un effetto boomerang senza euguali…se da un lato è giusto contrastare la criminalità,è anche vero che questo comporterà un effetto domino e alla perdita di numerosi posti di lavoro legati a quel settore…con l’unico risultato che la “criminalità ” gestirà lo stesso i suoi affari incrementandoli notevolmente,prendendo appartamenti con dei presta nome per i loro affari…e tutti quelli che vanno ad amsterdam per sballarsi con canne e via dicendo,non faranno altro che rivolgersi al loro spacciatore di fiducia…ahahaa
    Chi invece va ad Amsterdam x scopi lussuriosi,non farà altro che recarsi altrove…Tenete presente che un turista equivale a dire hotel + ristorante + shopping + divertimento + turismo ..il tutto si semplifica con un’unica parola…SOLDI !! SOLDI !!! SOLDI !!

  9. Annarita Scrive:

    Oddio, la canna al Comune…
    🙂

  10. Cristina Scrive:

    Sarebbe proprio da ridere….
    In realtà la proposta del sindaco è non tanto che si compri in comune…ma che il comune diventi il gestore del mercato, in modo da controllarlo.

  11. Simone Scrive:

    Scusi ,
    mi serve il certificato di residenza, protoccolare questo documento e
    5 grammi di mariuana ahahhaha

  12. goa Scrive:

    non vedo cosa vi sia di strano: in italia la droga pesante alcol (25.000 morti all’anno) e il tabacco (80.000) sono monopolio di stato… non vedo xchè non lo possa essere anche una pianta come la cannabis che non ha mai ucciso nessuno nella storia umana

  13. gestenigd Scrive:

    L’attuale sindaco di Amsterdam ha come modello Rudolph Giuliani famoso per la sua TOLLERANZA ZERO.
    Stanno smantellando il RLD rivendendo i locali ad un prezzo relativamente irrisorio.
    E’ una vera e propria speculazione edilizia, al sindaco non interessano le prostitute, gli interessa solo creare un nuovo tipo di turismo sulle ceneri del quartiere a luci rosse che ormai è pronto a diventare un luogo distinto per i turisti più ricchi.
    IMHO!

  14. piero Scrive:

    A mio modo di vedere questo rinnovo comporterà in futuro i seguenti risultati..
    Via la RDL per far posto a ristoranti e alberghi ….uguale a…
    Meno turismo..meno entrate di denaro per tutti i vari settori dal pub ecc.
    Il tutto comporterà in futuro a perdite di posti di lavoro..è inevitabile.
    Al turista che va ad Amsterdam,penso che importi poco se la RLD…sia in centro o in periferia…
    Ovviamente le scelte del sindaco di voler buttar giù la RLD per contrastare l’aumento della criminalità,da un lato sono da elogiare senza dubbio….ma dubito che chiudere la Red servirà a qualche cosa…

  15. antipro Scrive:

    speriamo che quegl’11 milioni di turisti all’anno che vanno nei paesi bassi si dirigano in massa altrove

  16. GuidOlanda Scrive:

    Sgravi fiscali alle lucciole, polemica in Olanda

  17. Annarita Scrive:

    Ciao Goa!
    Veramente la cannabis può uccidere (a parte i danni che può fare al cervello se presa con regolarità), anche se in casi e con connotazioni particolari e rare. Poi può anche uccidere o danneggiare altri, oltre che se stessi per vie “indirette”… Pensa a chi si mette alla guida “fatto” e fa un incidente.

    E comunque al Comune in Italia non vendono nè droghe, nè alchol, nè sigarette! O forse è ormai tanto tempo che sono nei Paesi Bassi e non so più cosa accade in Italia… Ma non penso proprio!

  18. Stefano Scrive:

    La civiltà di una nazione si misura dalla tolleranza verso i deboli. L’Olanda pertanto è civilissima. L’Italia incivilissima.

  19. Olandesina76 Scrive:

    Sottoscrivo…

  20. Evitamina Scrive:

    Se si potesse far smettere di esercitare completamente quello che chiamiamo il più antico mestiere del mondo, secondo me non sarebbe male.
    In fondo vendere il proprio corpo togliendo l’introito economico non è molto dignitoso. Nella realtà però non possiamo far smettere o non vogliamo; quello che conta e che la prostituzione opera 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno, questi sono i fatti. In virtù di questa realtà che tutti vediamo (struzzi compresi) perchè non controllarla accettandone la realtà invece di far finta di niente e farla controllare da persone con scrupoli inferiori, ma no perchè sono peggio, ma perchè operano in assenza di regole.

    Stesso discorso per gli stupefacenti e non solo quelli cosidetti leggeri, ma legalizzarli tutti. Ipotizziamo che cadono 10 grammi di qualsiasi stupefacente in un bagno pubblico magari sporco, la merce verrà di sicuro recuperata e dopo venduta. Se invece ci fossero regole, forse cose del genere non esisterebbero ma non perchè si diventa più bravi ma perché se il prodotto è legale il prezzo scende e non diventa più convenevole rischiare qualcosa.

    Saluti.

  21. Maria Cristina Giongo Scrive:

    Cara Evitamina,

    il problema è che sino a che c’è l’offerta….c’è il prodotto. Non voglio considerare la donna solo un prodotto ma in questo caso non trovo una metafora migliore.

    Gli uomini vanno con le prostitute; per curiosità, per necessità, per vizio, per mille motivi; eliminarla non si riesce. E magari se non ci fossero loro certe persone arriverebbero a violentare o a commettere incesto.

    Quindi concordo che andrebbe controllata; ma bene. Con pene severissime agli sfruttatori di minorenni e straniere che vengono condotte in Italia o in Olanda con l’inganno e poi costrette, a suon di botte, a prostituirsi.

    Invece non sono d’accordo per quanto riguarda la droga pesante. In questo caso il discorso è diverso. E’troppo pericolosa per legalizzarla. Servirebbe solo ad aumentare le morti per questo tipo di droghe.

    Ciao, Cristina

  22. gianfranco mortoni Scrive:

    Il problema più grave è che le prostitute NON GODONO il PIACERE – ed è ancor peggio per le donne comuni che si sposano solo per interesse, ché neppure queste provano il piacere – quindi, prostitute e non, se NON GODETE il PIACERE………….!!!!!

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