Rembrandt haus: la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

Come solo –forse- un artista può comprendere, l’arte è un luogo di rifugio emotivo, e più la vita è tormentata, più la pittura diviene il suo contrapasso.

Nel decennio successivo lo stile di Rembrandt cambiò nuovamente: i suoi dipinti divennero di maggiori dimensioni, il colore si fece più ricco ed intenso ed i colpi di pennello più evidenti e pronunciati. Con questi cambiamenti Rembrandt prese le distanze dai suoi primi lavori e dalla moda del tempo che al contrario tendeva verso opere formalmente più curate e ricche di dettagli.

Nel corso degli anni, pur continuando ad eseguire quadri ispirati a temi biblici, spostò la sua attenzione dalla scene di gruppo ad alta intensità drammatica a singole figure più delicate e simili a ritratti. Nei suoi ultimi anni Rembrandt dipinse i suoi autoritratti più riflessivi e introspettivi.
In una lettera ad un committente, Rembrandt fornisce l’unica spiegazione giunta fino a noi di quale obiettivo si proponesse di raggiungere attraverso la sua arte: “Il movimento più grande e naturale”, traduzione di “die meeste ende di naetuereelste beweechgelickheijt”. La parola beweechgelickheijt potrebbe anche significare “emozione” o “causa prima”. Se Rembrandt con questa affermazione si riferisse ad un obiettivo materiale o ad obiettivi altri e superiori è una questione ancora aperta alle interpretazioni.
In ogni caso Rembrandt è riuscito a fondere gli aspetti terreni e quelli spirituali come nessun altro pittore nella cultura occidentale è riuscito a fare: attraverso l’osservazione del vero, sia quello della forma che dei moti dell’anima e con una tecnica nuova per i paesi fiamminghi.

Oggi, visitando la Rembrandt hause è possibile comprendere come sia stato possibile tecnicamente al Pittore ottenere questi risultati attraverso la sapiente tecnica: chi ne descrive, illustra e spiega i passaggi fino alle spatolature di bruno sulla tela, quelle per ottenere quel “suo”effetto, é un pittore, ecco perchè c’é tanta passione nel fare questo lavoro, che, ovviamente, per un pittore é il massimo dell’onore: spiegare come Lui dipingeva, come Lui preparava i colori per ottenere il Suo stile.
Presentare i gesti, i segreti, gli effetti del sommo artista: e difatti il pittore incaricato a fare da guida ha fatto una lezione piena di passione…emozionante e bellissima
Magari per la sua assunzione ha funzionato la meritocrazia, magari é un “imbustato” come ovunque, fattostà che é un pittore, e lavora con orgoglio…

Davvero: basta guardare per capire come si fa per far sì che il messaggio dell’arte funzioni: l’arte non deve essere calata dall’alto come purtroppo paradossalmente accade in Italia,-peraltro contro l’articolo della costituzione che lo vede come patrimonio in custodia pubblica-, l’arte deve essere condivisa, e “condivisa” va fatto con passione.
bisogna dar l’onore agli artisti di farlo ..altrimenti é uno spreco …..
Non ci sentiremo mai orgogliosi di essere chi siamo verso il mondo…-disposto ad adorarci-….Se rifiutiamo di valorizzare “il nostro Meglio di ieri con il nostro Meglio di oggi”.

Ecco l’album fotografico completo.

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

 Rembrandt haus, la pittura diviene contrapasso

Tag: , , ,

Un Commento a “Rembrandt haus: la pittura diviene contrapasso”

  1. valentina Scrive:

    Davvero una grande emozione…..raccomando questa visita con questo stato d’animo che il sommo Artista richiama nella sua ricerca

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento